Incidenti in montagna, due morti in Valle d'Aosta

Cronaca

A La Thuile uno sciatore milanese è morto congelato dopo essere caduto oltre un muro di contenimento. Un pescatore di trote è rimasto invece travolto da una valanga nella valle di Gressoney

Uno sciatore morto per ipotermia e un pescatore sepolto da una valanga: è stato un fine settimana 'nero' sulle montagne della Valle d'Aosta, mentre tre scialpinisti sono rimasti feriti in Veneto e in Abruzzo. La prima tragedia si è consumata a La Thuile ed ha avuto come protagonista uno sciatore milanese, Giorgio Trombetta, di 57 anni. Sabato pomeriggio stava scendendo da solo lungo la pista 'del rientro', sotto il colle del Piccolo San Bernardo, quando ha perso il controllo degli sci ed è caduto oltre un muro di contenimento, rimanendo incastrato a testa in giù tra la massicciata ed un cumulo di neve. L'allarme alla centrale del Soccorso alpino valdostano è scattato verso le 17 per "mancato rientro". L'ultimo avvistamento dello sciatore risaliva alle 14 in un ristorante sulle piste. Da lì sono partite le ricerche, coinvolgendo con il passare delle ore un numero sempre maggiore di uomini, compresa Guardia di Finanza, Forestale, Vigili del fuoco, Carabinieri. Alla fine, verso l'una della notte scorsa, alla luce delle torce elettriche è stato visto uno sci che spuntava  dalla neve ed è stato recuperato lo sciatore.

Senza spiegazioni la dinamica dell'incidente - La sua temperatura corporea era di 24 gradi centigradi. Trasportato all'ospedale di Aosta e sottoposto ad una terapia di riscaldamento corporeo, è morto all'alba. La polizia ha compiuto i rilievi per ricostruire la dinamica di un incidente che appare inspiegabile. "E' avvenuto in un tratto pianeggiante - ha spiegato Corrado Giordano, direttore generale delle Funivie Piccolo San Bernardo - con neve primaverile che impedisce di andare a forti velocità. Non si capisce come abbia fatto a perdere il controllo degli sci e infilarsi in quel buco". Giorgio Trombetta era un assiduo frequentatore di La Thuile, dove ha una casa di villeggiatura, ed un esperto sciatore.

Un pescatore travolto da una valanga
- Dall'altra parte della piccola regione alpina, nella valle di Gressoney, è invece morto un pescatore di trote, travolto da una valanga mentre era sul bordo del torrente Lys. La vittima è Paolo Vincent, di 70 anni, di Gressoney-La-Trinité. L'incidente si è verificato sabato pomeriggio nei pressi della località Staffal. Anche in questo caso l'allarme è scattato solo nel tardo pomeriggio. I soccorritori hanno subito concentrato le ricerche nella zona dove era caduta la valanga, con l'ausilio di unità cinofile e anche di un gatto delle nevi per agevolare lo scavo. Le operazioni sono state sospese a notte fonda e sono riprese questa mattina. Poco dopo le 9, sotto circa sei metri di neve, è stato infine ritrovato il corpo del pescatore.

Due incidenti non gravi nelle dolomiti venete - E' andata meglio invece a due scialpinisti che sulle Dolomiti venete sono rimasti feriti in due incidenti diversi. Il primo è accaduto a Cortina d'Ampezzo a un 49enne di Pozza di Fassa (Trento), il quale, dopo essere caduto, si sarebbe procurato una sospetta frattura a una gamba. Stessa dinamica per un 50enne di Venezia, anch'egli uscito con una probabile gamba rotta dopo una caduta. Un altro infortunio, infine, sul Gran Sasso: una scialpinista marchigiana si e' infortunata a quota 2.300 metri, procurandosi una frattura esposta al ginocchio destro.

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