L’ex pubblico ministero di Palermo, dopo l’esperienza elettorale, sarà trasferito in Procura come sostituto. "Stupore e sconcerto: un provvedimento che non valorizza la mia professionalità. Valuterò cosa fare" commenta a SkyTG24
Antonio Ingroia andrà ad Aosta ma con funzioni di pm e non di giudice. Lo ha deciso il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, con 19 voti a favore e 7 astensioni. Si è quindi preferito derogare alla circolare del Csm che stabilisce che chi si candida non può tornare a fare il pm che non alla legge sul sovrannumero, visto che al tribunale di Aosta Ingroia sarebbe stato in sovrannumero, mentre in Procura c'è un posto.
Aosta è l'unica circoscrizione in cui Ingroia, che ha preso parte alle elezioni di febbraio con Rivoluzione civile, non si sia candidato e quindi l'unica in cui potrebbe riprendere la sua attività di magistrato. La terza commissione del Csm, che nei giorni scorsi aveva esaminato il caso, aveva proposto il trasferimento al tribunale di Aosta, ma Magistratura Indipendente ha avanzato la proposta di uno spostamento alla procura. Per trovare una soluzione unitaria il plenum del Csm, che già si era riunito nel pomeriggio del 10 aprile negando all'ex pm di Palermo il via libera per andare a ricoprire l'incarico di presidente di Riscossione Sicilia Spa, ha rinviato a oggi 11 aprile la decisione sul trasferimento ad Aosta.
"Ho appreso la notizia con stupore e sconcerto", ha detto Ingroia a SkyTG24: "E' una decisione ingiusta che non ha tenuto in alcuna considerazione la mia storia, la mia esperienza e il mio bagaglio professionale". Secondo l'ex pm di Palermo Aosta non era l'unica soluzione possibile: "C'erano altri uffici, a cominciare dalla procura nazionale dove sarei potuto andare come sostituto. Aspetto che mi venga formalmente notificato il provvedimento e poi farò le mie valutazioni".
Ingroia ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura di essere ascoltato sulla sua destinazione ad Aosta, prima della ratifica definitiva, ma il plenum del Csm ha ritenuto di non accogliere la sua richiesta e di procedere al voto sulla proposta, poi approvata, che gli affida le funzioni di Pubblico ministero alla procura aostana. Ad annunciare l'arrivo al Csm della proposta di audizione da parte di Ingroia è stato in apertura del plenum il presidente della terza commissione Roberto Rossi, che ha precisato che si tratta di una procedura non consentita e che eventualmente avrebbe comportato un ritorno della pratica in commissione, per la quale non è arrivata dal plenum nessuna richiesta. "C'è un atteggiamento contrario sia al ritorno in commissione sia all'audizione in plenum", ha concluso il vicepresidente Michele Vietti, prima di passare al voto.
Aosta è l'unica circoscrizione in cui Ingroia, che ha preso parte alle elezioni di febbraio con Rivoluzione civile, non si sia candidato e quindi l'unica in cui potrebbe riprendere la sua attività di magistrato. La terza commissione del Csm, che nei giorni scorsi aveva esaminato il caso, aveva proposto il trasferimento al tribunale di Aosta, ma Magistratura Indipendente ha avanzato la proposta di uno spostamento alla procura. Per trovare una soluzione unitaria il plenum del Csm, che già si era riunito nel pomeriggio del 10 aprile negando all'ex pm di Palermo il via libera per andare a ricoprire l'incarico di presidente di Riscossione Sicilia Spa, ha rinviato a oggi 11 aprile la decisione sul trasferimento ad Aosta.
"Ho appreso la notizia con stupore e sconcerto", ha detto Ingroia a SkyTG24: "E' una decisione ingiusta che non ha tenuto in alcuna considerazione la mia storia, la mia esperienza e il mio bagaglio professionale". Secondo l'ex pm di Palermo Aosta non era l'unica soluzione possibile: "C'erano altri uffici, a cominciare dalla procura nazionale dove sarei potuto andare come sostituto. Aspetto che mi venga formalmente notificato il provvedimento e poi farò le mie valutazioni".
Ingroia ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura di essere ascoltato sulla sua destinazione ad Aosta, prima della ratifica definitiva, ma il plenum del Csm ha ritenuto di non accogliere la sua richiesta e di procedere al voto sulla proposta, poi approvata, che gli affida le funzioni di Pubblico ministero alla procura aostana. Ad annunciare l'arrivo al Csm della proposta di audizione da parte di Ingroia è stato in apertura del plenum il presidente della terza commissione Roberto Rossi, che ha precisato che si tratta di una procedura non consentita e che eventualmente avrebbe comportato un ritorno della pratica in commissione, per la quale non è arrivata dal plenum nessuna richiesta. "C'è un atteggiamento contrario sia al ritorno in commissione sia all'audizione in plenum", ha concluso il vicepresidente Michele Vietti, prima di passare al voto.