Autostrada A9, commando assalta due portavalori
CronacaColpi di kalashnikov, fumogeni e fuga su tre auto. Quasi un'azione paramilitare quella messa in atto da un commando di una decina di uomini nei pressi di Saronno e Turate, nel Comasco. Non ci sono feriti.
E' stata un'azione da manuale quella effettuata nella amttina di lunedì 8 aprile da un commando di rapinatori che ha assaltato due furgoni portavalori sull'autostrada A/9 Milano-Como (LE FOTO) e ne ha depredato uno, realizzando un bottino che sarebbe stimato sui dieci milioni. L'azione è scattata alle 7 nei pressi degli svincoli di Saronno e Turate, tra le province di Varese e di Como. I rapinatori, un commando di 10 persone tutte con il volto coperto, si sono dati alla fuga a bordo di tre auto in direzione Svizzera: non hanno imboccato l'autostrada bensì strade di ordinaria viabilità per far perdere le proprie tracce. I blindati trasportavano denaro contante, valuta estera e lingotti. A bordo sei vigilanti, nessuno è rimasto ferito.
La ricostruzione - Alle 7.05 dell'8 aprile la prima chiamata di un automobilista giunge al 118 segnalando un camion in fiamme al'altezza di Saronno (Como), che sbarra la strada. Ne arrivano poi molte altre, e qualcuno sente anche dei colpi passando dalla carreggiata opposta, verso Milano. La Polizia stradale capisce subito di cosa si tratta: una rapina con il metodo dei mezzi intraversati. Non è la prima banda che agisce in questo modo sulle autostrade intorno a Milano. I banditi però hanno un piano pensato nei particolari. Disseminano l'autostrada di chiodi a tre punte per fermare prima del punto in cui avviene l'assalto, tra i km 17 e 21 della A/9 in direzione di Como, l'arrivo di eventuali soccorritori.
"Il convoglio, formato da due furgoni, era partito da Paderno ed era diretto al confine con la Svizzera per un normale servizio di navetta. Uno dei furgoni è stato assaltato dai banditi e un altro, quello di scorta, crivellato di colpi e abbandonato", ha spiegato al telefono Marco Meletti dell'ufficio stampa del Gruppo Battistolli, proprietario dei furgoni assaltati.
La sparatoria - Ci sarebbe stato anche uno scontro a fuoco fra i vigilanti e il commando di malviventi che ha assaltato i portavalori. "Sembrava un'azione paramilitare" raccontano alcuni testimoni. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, i banditi avrebbero ostruito la strada ai due furgoni con dei mezzi pesanti, fermandosi sia davanti che dietro di essi, quindi avrebbero sparato alcuni colpi di kalashnikov e costretto il personale di scorta a uscire, anche grazie a un fumogeno che ha simulato l'incendio di un mezzo. Una volta recuperato il bottino, i malviventi sono fuggiti.
La ricostruzione - Alle 7.05 dell'8 aprile la prima chiamata di un automobilista giunge al 118 segnalando un camion in fiamme al'altezza di Saronno (Como), che sbarra la strada. Ne arrivano poi molte altre, e qualcuno sente anche dei colpi passando dalla carreggiata opposta, verso Milano. La Polizia stradale capisce subito di cosa si tratta: una rapina con il metodo dei mezzi intraversati. Non è la prima banda che agisce in questo modo sulle autostrade intorno a Milano. I banditi però hanno un piano pensato nei particolari. Disseminano l'autostrada di chiodi a tre punte per fermare prima del punto in cui avviene l'assalto, tra i km 17 e 21 della A/9 in direzione di Como, l'arrivo di eventuali soccorritori.
"Il convoglio, formato da due furgoni, era partito da Paderno ed era diretto al confine con la Svizzera per un normale servizio di navetta. Uno dei furgoni è stato assaltato dai banditi e un altro, quello di scorta, crivellato di colpi e abbandonato", ha spiegato al telefono Marco Meletti dell'ufficio stampa del Gruppo Battistolli, proprietario dei furgoni assaltati.
La sparatoria - Ci sarebbe stato anche uno scontro a fuoco fra i vigilanti e il commando di malviventi che ha assaltato i portavalori. "Sembrava un'azione paramilitare" raccontano alcuni testimoni. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, i banditi avrebbero ostruito la strada ai due furgoni con dei mezzi pesanti, fermandosi sia davanti che dietro di essi, quindi avrebbero sparato alcuni colpi di kalashnikov e costretto il personale di scorta a uscire, anche grazie a un fumogeno che ha simulato l'incendio di un mezzo. Una volta recuperato il bottino, i malviventi sono fuggiti.