Lampedusa, due migranti morti per ipotermia

Cronaca
Un fermo immagine tratto da un video della Guardia Costiera mostra una fase del salvataggio dei migranti vicino le coste italiane, 30 marzo 2013.

Circa 90 persone hanno tentato di raggiungere le coste italiane su un gommone. La Guardia costiera è intervenuta per i soccorsi, ma due uomini non ce l'hanno fatta

Sono morti per ipotermia due dei 90 immigrati soccorsi nel Canale di Sicilia. Dopo l'intervento della nave della Marina Cassiopea e dei mezzi delle Capitanerie di Porto, i migranti sono stati fatti salire su una motovedetta della Guardia Costiera che si è diretta verso il porto di Lampedusa. Due di loro, però, non ce l'hanno fatta e sono morti prima ancora di arrivare al porto dell'isola.

A bordo del gommone migranti di origine subsahariana - L'imbarcazione con a bordo i 90 persone, tutti uomini di origine subsahariana, era stata avvistata dalla nave Jolly Grigio nel pomeriggio di venerdì 29 marzo a 65 miglia da Lampedusa. Sul posto erano state dirottate la nave Cassiopea della Marina e le motovedette della Guardia Costiera. Agli immigrati sono stati distribuiti generi di conforto e coperte termiche. Una decina di persone è stata trovata in gravi condizioni dai soccorritori anche perché l'imbarcazione aveva già cominciato ad imbarcare acqua. I due migranti sono morti quando la motovedetta era ormai a poche miglia dal porto ed ogni tentativo di soccorrerle si è rivelato inutile.

Mare forza 5 e vento -
Le operazioni di soccorso dei 90 immigrati si sono svolte in condizioni meteorologiche e marine particolarmente difficili, con mare forza 5 e forte vento. Nave Cassiopea, riferisce la Marina militare, ha fornito ai migranti i giubbotti di salvataggio ed ha dato riparo al natante insieme alla motonave mercantile Jolly Grigio e al peschereccio Pietro Giacalone, in attesa dell'arrivo dei mezzi della Guardia Costiera di Lampedusa.

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