I giudici hanno accolto la richiesta della difesa di Silvio Berlusconi di attendere il 18 aprile, quando la Cassazione si dovrà pronunciare sull'istanza di remissione presentata dall'ex premier
I giudici del tribunale di Milano hanno dichiarato la sospensione del processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi e lo hanno rinviato al prossimo 22 aprile. Lo stop è stato motivato con l'attesa della decisione della Cassazione sull'istanza di remissione presentata dall'ex premier che verrà trattata il prossimo 18 aprile.
I giudici nel decidere di sospendere il processo hanno accolto la richiesta della difesa di Berlusconi, rappresentata dall'avvocato Alessandra Merenda in quanto Niccolò Ghedini e Piero Longo e lo stesso ex premier hanno presentato un legittimo impedimento per via di una riunione a Roma dei gruppi del Pdl di Camera e Senato. L'avvocato Merenda ha precisato di essere stata nominata come sostituto processuale, solo "al fine di insistere sull'istanza di sospensione del procedimento in vista della decisione della Cassazione", che tratterà la richiesta di trasferimento del dibattimento per legittimo sospetto il prossimo 18 aprile. Il legale ha sottolineato che "la sospensione è obbligatoria e va trattata in via preliminare e assorbente rispetto alla richiesta, presentata via fax il 22 marzo, di rinvio per legittimo impedimento".
Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, interpellata dai giudici, ha osservato che a suo parere è "assorbente la richiesta che il processo venga sospeso". Così il tribunale, senza nemmeno entrare in camera di consiglio, ha deciso di fermare il processo fino al prossimo 22 aprile. La sospensione dei termini di prescrizione del reato è automatica.
I giudici nel decidere di sospendere il processo hanno accolto la richiesta della difesa di Berlusconi, rappresentata dall'avvocato Alessandra Merenda in quanto Niccolò Ghedini e Piero Longo e lo stesso ex premier hanno presentato un legittimo impedimento per via di una riunione a Roma dei gruppi del Pdl di Camera e Senato. L'avvocato Merenda ha precisato di essere stata nominata come sostituto processuale, solo "al fine di insistere sull'istanza di sospensione del procedimento in vista della decisione della Cassazione", che tratterà la richiesta di trasferimento del dibattimento per legittimo sospetto il prossimo 18 aprile. Il legale ha sottolineato che "la sospensione è obbligatoria e va trattata in via preliminare e assorbente rispetto alla richiesta, presentata via fax il 22 marzo, di rinvio per legittimo impedimento".
Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, interpellata dai giudici, ha osservato che a suo parere è "assorbente la richiesta che il processo venga sospeso". Così il tribunale, senza nemmeno entrare in camera di consiglio, ha deciso di fermare il processo fino al prossimo 22 aprile. La sospensione dei termini di prescrizione del reato è automatica.