Omicidio Claps, per la prima volta Danilo Restivo è in Aula

Cronaca

Secondo quanto riferito dal suo avvocato, l'imputato, condannato in primo grado a 30 anni, farà sentire la sua voce nel processo di appello per ribadire la sua innocenza “ma non oggi”. La mamma di Elisa: “Sono sempre pronta a guardarlo in faccia”

Danilo Restivo farà sentire la sua voce in tribunale in una dichiarazione spontanea, ma non oggi. Lo ha detto, mercoledì 20 marzo, a margine dell'udienza di appello a Salerno il suo legale Antonio Bargi. "Ho parlato nei giorni scorsa a Rebibbia con lui - premette - poi non ho avuto più occasione di ascoltarlo". Restivo, condannato in primo grado a 30 anni per l’omicidio di Elisa Claps, la studentessa il cui corpo fu ritrovato dopo 17 anni dalla sua scomparsa nel sottotetto di una chiesa potentina, era infatti presente in aula. Una novità visto che in primo grado non era intervenuto nemmeno in videoconferenza. In ogni caso "Restivo – assicura l’avvocato - risponderà a tutte le domande che gli verranno fatto. A Rebibbia abbiamo parlato del processo e lui ha ribadito la sua innocenza. C'è un problema di prova e di attendibilità delle dichiarazioni e degli eventi di indagine. Qui si aggiunge l'attendibilità del risultato scientifico della valutazione delle tracce del Dna" (VIDEO).

Avvocato famiglia Claps: "Dica la verità su tutto" - Parla al contrario di prove schiaccianti l’avvocato della famiglia Claps Giuliana Scarpetta, che si dice convinta che l'appello confermerà le responsabilità di quello che è l'unico imputato per un delitto commesso sedici anni fa. Prima di entrare in Aula, l’avvocato si è detta "ansiosa" di vedere Restivo perché "ho tante domande da fargli. Vorrei che dicesse la verità su tutto. Soprattutto sulle coperture. Perché sull'omicidio e le modalità è tutto fin troppo chiaro. Ci deve dare nomi e cognomi di chi l'ha coperto".

La madre di Elisa: "Sempre pronta a guardare in faccia Restivo" - Nell’Aula della Corte di Assise di Appello di Salerno, dove si è svolta l'udienza del processo (a porte chiuse perché si celebra con rito abbreviato), c'era la signora Filomena Iemma Claps, mamma di Elisa. "Sono sempre pronta a guardare in faccia Danilo Restivo" ha detto prima di entrare ai giornalisti. Non è la prima volta che Filomena Claps incontra in un'aula giudiziaria Restivo da quando è accusato di omicidio: era già successo a Winchester, per l'omicidio della sarta Heather Barnett, omicidio per cui Restivo è detenuto in Inghilterra. In quella circostanza Restivo era già accusato di aver ucciso Elisa ed era destinatario del mandato di arresto europeo della Procura di Salerno.

Il fratello di Elisa: "Restivo non deve permettersi di fare il nome di mia sorella" - Il fratello di Elisa, Gildo Claps, ha invece sottolineato che "non sarà facile guardare negli occhi Restivo soprattutto quando rilascerà le sue dichiarazioni farneticanti" (VIDEO). E aggiunge: "Ci lascia tanta amarezza e tanto dolore sentire che la considerava un'amica. Restivo non deve neanche permettersi di nominare mia sorella Elisa. Dopo venti anni in cui si è nascosto ed è sfuggito alla giustizia lui non deve dire che Elisa era una sua amica. E' scandaloso. Io spero che guardarlo negli occhi sia utile ma purtroppo credo continuerà la linea difensiva che ha sempre avuto da venti anni a questa parte. Ovvero che non è stato l'ultimo a vederla e che quando l'ha lasciato era ancora viva".

L'udienza di mercoledì
- Nel corso dell'udienza i legali di Restivo hanno chiesto un rinvio a dibattimentodibattimento, un processo con il confronto più ampio possibile tra accusa e difesa. Il pm della procura generale Rosa Volpe ha però chiesto l'inammissibilità di una perizia medico legale. In merito la Corte si pronuncerà dopo aver sentito tutte le parti. Poi è toccato al giudice a latere Francesco Siano tenere la relazione, definita dai difensori e dal legale di parte civile Giuliana Scarpetta "Completa ed esaustiva nella sua sintesi". Fissate anche le prossime udienze. Si tornerà in aula il 26 marzo prossimo per la requisitoria del pubblico ministero e il 9 aprile prossimo toccherà alle parti civili. Restivo nel frattempo sarà detenuto nel carcere di Fuorni a Salerno. E' affidato in custodia temporanea alle autorità italiane dalla magistratura inglese, che lo ha condannato a 40 anni di reclusione per l'omicidio della sarta vicina di casa Haether Barnett. Alcuni atti di quel processo sono stati acquisiti dalla corte italiana, per le analogie tra i due delitti. "Non mi sono opposto - sottolinea in merito l'avvocato Bargi - esaminiamo la vicenda in tutti i suoi aspetti, senza escludere alcunché, se si vuole arrivare alla verità".

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