Una discussione per alcune pastiche di extasy non pagate è degenerata. Un ventitrenne ha colpito ripetutamente un coetaneo con un coltello all'addome fino ad ucciderlo
Aveva un credito con lui per alcune centinaia di pasticche di ecstasy non pagate. Così lo ha prima minacciato all'interno della discoteca dove stavano passando la serata e poi lo ha accoltellato nel parcheggio di via Libetta, a Testaccio, nel cuore della movida romana. Sarebbe proprio questo il motivo che ha scatenato la furia di Carlo Marcelli, il 22enne che la notte scorsa ha accoltellato a morte un coetaneo in strada, davanti agli occhi attoniti di molti giovani che ogni sera affollano le stradine piene di locali accanto a via Ostiense. Fondamentali, per ricostruire la dinamica dell'omicidio, sono stati proprio i testimoni, subito interrogati dai carabinieri. "Dammi i soldi per quelle 200 pasticche", avrebbe urlato l'assassino prima di estrarre il coltello e colpire con due fendenti all'addome Alessandro Labozzetta, 23 anni originario di Ciampino. Il ragazzo e' stato identificato e fermato in tarda mattinata. Portato in caserma, insieme con la fidanzata, e' stato interrogato e poi arrestato con l'accusa di omicidio. La giovane che era con lui invece e' stata rilasciata.
Lite iniziata nella discoteca - Stando alle prime indagini condotte dai carabinieri dell'Eur, coordinati dal Gruppo Roma e dal Nucleo Investigativo di Via In Selci, tutto sarebbe cominciato all'interno della discoteca 'Ametista' dove l'assassino e la vittima stavano passando il venerdi' sera, nonostante i gestori assicurino che non ci sono stati accenni di violenza durante la serata. Non e' ancora chiaro se lo scambio di droga sia avvenuto all'interno del locale oppure in un altro momento. Questo potranno chiarirlo le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso che i gestori hanno consegnato agli inquirenti. Sta di fatto che tra i due la tensione e' subito salita, tanto da costringere i buttafuori ad invitare i ragazzi a lasciare il locale. La lite, pero', e' continuata in strada fino al parcheggio di via Libetta, dove si e' consumato l'omicidio.
La polemica politica - Inevitabile scoppia anche la polemica politica con il segretario romano del Pd, Marco Miccoli, che definisce Roma la "Capitale dell'insicurezza". Immediata la replica del Campidoglio, per bocca del delegato alla sicurezza, Giorgio Ciardi che accusa Miccoli di "fare campagna elettorale su un tragico evento".
Lite iniziata nella discoteca - Stando alle prime indagini condotte dai carabinieri dell'Eur, coordinati dal Gruppo Roma e dal Nucleo Investigativo di Via In Selci, tutto sarebbe cominciato all'interno della discoteca 'Ametista' dove l'assassino e la vittima stavano passando il venerdi' sera, nonostante i gestori assicurino che non ci sono stati accenni di violenza durante la serata. Non e' ancora chiaro se lo scambio di droga sia avvenuto all'interno del locale oppure in un altro momento. Questo potranno chiarirlo le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso che i gestori hanno consegnato agli inquirenti. Sta di fatto che tra i due la tensione e' subito salita, tanto da costringere i buttafuori ad invitare i ragazzi a lasciare il locale. La lite, pero', e' continuata in strada fino al parcheggio di via Libetta, dove si e' consumato l'omicidio.
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