Yara: sarà riesumata salma del padre del presunto assassino

Cronaca
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Le indagini sul Dna ritrovato sul corpo della ragazzina portano a ritenere che l'omicida sia figlio (nato fuori dal matrimonio) di un autista di Gorno morto nel 1999. Intanto il Gip ha rinviato l'archiviazione per l'unico indagato Fikri

Svolta a sorpresa negli ultimi giorni di indagini sul sequestro e l'omicidio di Yara Gambirasio. E' stato infatti deciso di riesumare la salma di quello che si ritiene essere il padre dell'assassino. Le indagini sul Dna ritrovato sul corpo della ragazzina hanno infatti portato a ritenere che il padre dell'omicida sia un autista di Gorno, in Val del Riso, morto nel 1999. Un figlio che però l'uomo avrebbe avuto al di fuori del matrimonio, con una donna di cui non si è ancora scoperta l'identità. Su pressione del perito di parte in vista della chiusura delle indagini prevista per il 26 febbraio, la Procura ha deciso di riesumare la salma dell'uomo, per poter prelevare dei campioni di Dna ed essere sicuri della validità della pista. L'operazione dovrebbe essere compiuta in tempi brevi.

Intanto è stata rinviata ancora la decisione sul destino di Mohammed Fikri, l'unica persona che negli ultimi due anni sia stata indagata per il sequestro e l'omicidio di Yara. Al termine dell'udienza di archiviazione del fascicolo a suo nome presentata dal pm Letizia Ruggeri, il gip Ezia Maccora si è infatti riservata di decidere. Una prima richiesta era stata presentata lo scorso anno, ma il gip aveva richiesto un supplemento d'indagine. I nuovi accertamenti si sono incentrati soprattutto sulla traduzione della frase che il marocchino aveva detto al telefono e che ne aveva giustificato l'arresto, il 4 dicembre 2010 sulla nave che lo stava portando in Marocco.

Secondo due interpreti la frase era stata "Allah, non l'ho uccisa io", secondo altri quattro erano imprecazioni contro un creditore che non rispondeva al telefono. Sei nuove traduzioni effettuate negli scorsi mesi hanno convalidato questa seconda ipotesi. Altri accertamenti hanno riguardato la protezione del campione di dna dell'assassino trovato sul corpo di Yara, e la cui comparazione ha escluso che l'omicida sia Firki. Una nuova richiesta di archiviazione era stata presentata esattamente un mese fa. E questa volta la famiglia di Yara Gambirasio aveva presentato un'opposizione, basata sulla convinzione (e su una perizia di parte) che invece la traduzione originale fosse esatta, e l'operaio avesse detto proprio "Non l'ho uccisa io".

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