Mps, interrogati a Siena Gotti Tedeschi e Mancini

Cronaca

Si allarga la scia giudiziaria. Il Tar del Lazio convoca Bankitalia mentre Roma indaga per manipolazione del mercato. La Procura senese verso l'apertura di un fascicolo "a seguito di notizie infondate pubblicate dalla stampa"

Il banchiere Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior, è stato ascoltato per circa quattro ore in procura a Siena dai pm che seguono le indagini sul Monte dei Paschi, sulle cui vicende stanno proliferando i fascicoli giudiziari.
Giovedì 31 gennaio la procura di Roma ha infatti reso noto di avere aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di manipolazione del mercato, che si aggiunge a quello aperto a Trani, sempre contro ignoti, per omessa vigilanza da parte di Bankitalia e Consob, e alle due inchieste senesi, una sulle presunte tangenti per Antonveneta e l'altra per truffa legata a alcuni strumenti strutturati. I magistrati senesi hanno inoltre reso noto di stare valutando l'apertura di un procedimento per insider trading e aggiotaggio, con riferimento a notizie di stampa su nuove presunte iniziative della Procura. Il 30 gennaio il titolo Mps aveva perso circa il 10% su notizie relative all'estendersi delle indagini ad altre operazioni compiute dalla banca e a nuove ipotesi di reato.  Intanto il Tar del Lazio, a seguito della presentazione di un ricorso da parte del Codacons, ha convocato per sabato mattina Bankitalia per fornire chiarimenti sui Monti bond di Mps, e ha ordinato alla vigilanza di depositare entro domani le delibere relative a questi strumenti finanziari.

Anche il mondo della politica segue con attenzione la vicenda Mps. L'affaire del Monte dei Paschi di Siena scatena nuove scintille tra Monti e Bersani. Interviene anche Berlusconi 8"Il Pd ha la faccia tosta a negare i rapporti con la banca" (VIDEO). E, infine, arrivano le parole del Capo dello Stato che, dalle colonne del Sole 24Ore, invita a "fare chiarezza".

Dopo Milano anche Roma potrebbe trasferire atti - Intanto, "a seguito della presentazione di denunce e di esposti da parte del Codacons e di cittadini in ordine alla situazione del
Monte dei Paschi di Siena la procura della Repubblica di Roma ha aperto un procedimento contro ignoti per il reato di manipolazione del mercato e per altre ipotesi di reato", si legge in una nota a firma del procuratore Giuseppe Pignatone e dell'aggiunto Nello Rossi.
I pm romani si riservano di valutare "nei prossimi giorni se proseguire negli accertamenti o se trasmettere gli atti alla procura di Siena".
La procura capitolina, tra gli altri accertamenti, acquisirà documentazione anche da Consob e Banca d'Italia, riferiscono fonti giudiziarie. Secondo i magistrati romani, la competenza a indagare spetta ai colleghi senesi, ma se dovessero emergere fattispecie di reato legate alle due istituzioni di vigilanza si potrebbe valutare la prosecuzione dell'inchiesta, spiegano le fonti. Già la procura di Milano ha trasmesso a quella toscana gli atti dell'inchiesta sul gruppo svizzero di intermediazione finanziaria Lutifin, con un verbale di interrogatorio in cui due ex dirigenti del Monte Paschi vengono definiti "la banda del 5% perché su ogni operazione prendevano tale percentuale".

Sentito anche Mancini, presidente della fondazione
- Gotti Tedeschi, arrivato giovedì 31 gennaio intorno alle 10, ha lasciato nel primo pomeriggio la procura senza rilasciare dichiarazioni. Il finanziere era responsabile del Banco Santander in Italia quando, nel 2007, Mps acquistò Antonveneta dall'istituto spagnolo. L'istituto senese pagò circa 10 miliardi per Antonveneta a fronte dei circa 6 miliardi sborsati dal Santander qualche mese prima. In procura per essere ascoltato come persona informata dei fatti è stato ascoltato anche Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps. "Tutto bene, piena collaborazione", la sua unica dichiarazione uscendo dagli uffici dopo tre ore a colloquio con i magistrati alla presenza di uomini della Guardia di finanza.

L'affaire Mps -
Da una settimana Mps è al centro di uno scandalo politico e finanziario - originato da contratti strutturati della banca che hanno provocato almeno 720 milioni di euro in perdite - che ha lambito anche la Banca d'Italia, accusata di scarsa vigilanza.

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