Le fiamme sono scoppiate in un passaggio sotterraneo nei pressi di Via Veneto. Le vittime sono probabilmente due senza fissa dimora che hanno tentato di combattere il freddo accendendo un piccolo falò di cui hanno perso il controllo
I corpi carbonizzati di due persone sono stati ritrovati dai Vigili del Fuoco nel sottopasso di Corso Italia a Roma, dove si era sviluppato un incendio. Secondo le prime informazioni dei Vigili del Fuoco potrebbe trattarsi di due persone senza fissa dimora.
Fuoco acceso contro il freddo - I due erano all' interno di una piccola nicchia di uno dei sottopassi del Muro Torto, a due passi da via Veneto. L'ipotesi più probabile è che per scaldarsi dal freddo, nel corso della notte abbiano acceso qualcosa che poi ha innescato l'incendio. Quando i vigili del fuoco sono arrivati per spegnere l'incendio, avvertiti da alcuni passanti, per i due non c'era più niente da fare.
Asfissia la probabile causa di morte - Alcuni testimoni avrebbero visto i due, probabilmente somali, accendere il fuoco con un cumulo di cartoni per riscaldarsi. I due, che si erano sistemati sui gradini di una via di fuga che porta fuori dal sottopasso ed è coperta da una pensilina, secondo una prima ricostruzione sarebbero prima morti per asfissia e poi carbonizzati dalle fiamme. Vicino ai corpi sono state trovate coperte e bottiglie di liquore e, secondo quanto riferito, i due non dormivano nell'area attraversata dalle auto ma si erano sistemati nel sottoscala dell'uscita di emergenza. Non ancora identificati, potrebbero essere due cittadini somali che popolano la zona.
Il vicesindaco: "Tragedia della solitudine" - "Una tragedia della solitudine rispetto alla quale bisogna tenere costantemente alta l'attenzione. Per questo rivolgo un appello ai nostri cittadini: aiutate l'Amministrazione ad intercettare casi di disagio nascosti". Così il vicesindaco di Roma Capitale Sveva Belviso commenta la notizia. "L'Amministrazione capitolina - sottolinea - è impegnata tutti i giorni dell'anno, in particolar modo nei mesi più freddi, per offrire aiuto a chi è in difficoltà, ma ci sono casi nascosti di persone che preferiscono nascondere il proprio disagio a costo di rischiare la vita e un aiuto importante può venire dai cittadini. Per questo mi appello alla loro sensibilità. Ricordo che c'è - conclude Belviso - il numero verde dedicato alle emergenze sociali, l'800440022, attivo tutti i giorni h24: segnalare una situazione di difficoltà può significare salvare una vita".
Fuoco acceso contro il freddo - I due erano all' interno di una piccola nicchia di uno dei sottopassi del Muro Torto, a due passi da via Veneto. L'ipotesi più probabile è che per scaldarsi dal freddo, nel corso della notte abbiano acceso qualcosa che poi ha innescato l'incendio. Quando i vigili del fuoco sono arrivati per spegnere l'incendio, avvertiti da alcuni passanti, per i due non c'era più niente da fare.
Asfissia la probabile causa di morte - Alcuni testimoni avrebbero visto i due, probabilmente somali, accendere il fuoco con un cumulo di cartoni per riscaldarsi. I due, che si erano sistemati sui gradini di una via di fuga che porta fuori dal sottopasso ed è coperta da una pensilina, secondo una prima ricostruzione sarebbero prima morti per asfissia e poi carbonizzati dalle fiamme. Vicino ai corpi sono state trovate coperte e bottiglie di liquore e, secondo quanto riferito, i due non dormivano nell'area attraversata dalle auto ma si erano sistemati nel sottoscala dell'uscita di emergenza. Non ancora identificati, potrebbero essere due cittadini somali che popolano la zona.
Il vicesindaco: "Tragedia della solitudine" - "Una tragedia della solitudine rispetto alla quale bisogna tenere costantemente alta l'attenzione. Per questo rivolgo un appello ai nostri cittadini: aiutate l'Amministrazione ad intercettare casi di disagio nascosti". Così il vicesindaco di Roma Capitale Sveva Belviso commenta la notizia. "L'Amministrazione capitolina - sottolinea - è impegnata tutti i giorni dell'anno, in particolar modo nei mesi più freddi, per offrire aiuto a chi è in difficoltà, ma ci sono casi nascosti di persone che preferiscono nascondere il proprio disagio a costo di rischiare la vita e un aiuto importante può venire dai cittadini. Per questo mi appello alla loro sensibilità. Ricordo che c'è - conclude Belviso - il numero verde dedicato alle emergenze sociali, l'800440022, attivo tutti i giorni h24: segnalare una situazione di difficoltà può significare salvare una vita".