Sequestro Calevo, perquisizioni tra Liguria e Toscana

Cronaca

Decine di uomini impegnati nelle ricerche dell’imprenditore rapito a Lerici il 16 dicembre. Blitz in alcuni campi nomadi e in abitazioni di pregiudicati tra Sarzana e Massa Carrara. Si cerca un basista. Il procuratore capo di Genova: "Abbiamo una pista"

Sono riprese nella mattinata di giovedì 20 dicembre le perquisizioni in alcuni campi nomadi e in abitazioni di pregiudicati tra Sarzana (La Spezia) e Massa Carrara da parte dei Ros nell'ambito delle indagini sul sequestro di Andrea Calevo, l'imprenditore spezzino di 31 anni, rapito nella sua villa di Lerici domenica 16 dicembre.
I primi segnali di speranza sono arrivati grazie alle parole del procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, che coordina con la Direzione distrettuale antimafia, l'inchiesta sul sequestro: "Abbiamo indizi che riteniamo utili e che spero diano risultati quanto prima. Nulla è stato trascurato".

I carabinieri sospettano la presenza di un basista, probabilmente italiano, che avrebbe spianato la strada alla banda che ha messo in atto il sequestro. In questo senso, e proprio ricostruendo le recenti frequentazioni di Andrea, ci sarebbero indizi importanti acquisiti nel corso delle indagini da parte dei carabinieri anche e soprattutto da tracce biologiche trovate sull'auto del sequestrato. Importanti sarebbero anche le tracce derivate dalle analisi delle celle telefoniche attive nella zona dello spezzino e sul confine tra Liguria e Toscana e l'azione di intelligence avviata sul territorio.

Intanto gli inquirenti stanno esaminando i filmati delle videocamere presenti in stazioni di carburanti, aree di servizio e caselli autostradali sull'autostrada A12 Genova-Rosignano Marittimo fino a Migliorino Pisano e sulla A15 Parma-La Spezia. I controlli riguardano anche telepass e viacard.
Anche il nucleo sommozzatori dei carabinieri di Genova prenderà parte alle ricerche ed effettuerà immersioni nel fiume Magra, dove è stata abbandonata la macchina dell'imprenditore dopo il sequestro.

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