Sanità e tangenti, nuovo blitz in Regione Lombardia

Cronaca

Nel mirino le convenzioni stipulate da alcune cliniche varesine e il Pirellone. I reati ipotizzati sono concussione e corruzione. Indagato il presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini, e il direttore generale Carlo Lucchina

Cliniche varesine convenzionate e Regione Lombardia sono al centro di alcune indagini della Guardia di Finanza e della Procura di Varese per reati di corruzione e concussione. Nella giornata di martedì 18 dicembre una serie di perquisizioni sono state effettuate negli uffici delle cliniche. Acquisiti documenti anche in Regione Lombardia, all'interno degli uffici dell'assessorato alla Sanità.
Nell'ambito dell'indagini gli indagati dalla Procura di Varese sono cinque. Con le accuse, a vario titolo, di corruzione e concussione sono stati iscritti nel registro degli indagati il senatore, presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini, la segretaria di Tomassini, il direttore generale della Sanità della Regione Lombardia, Carlo Lucchina (già indagato a giugno per turbativa d’asta), e gli imprenditori varesini Antonello e Sandro Polita.

Tangenti per avere le convenzioni - Secondo quanto riferisce la Guardia di Finanza, sono ipotizzati i reati di concussione e corruzione commessi dagli imprenditori che gestiscono le case di cura, finalizzati presumibilmente all'ottenimento di convenzioni con la Regione Lombardia per l'esercizio dell'attività sanitaria. Queste ipotesi di reato sono emerse nell'ambito di altre indagini già in corso per reati di bancarotta fraudolenta continuata, falso, truffa ai danni dello Stato, messi in atto da un gruppo di aziende operanti nel settore della sanità, dell'alberghiero e dell'immobiliare, che avrebbero realizzato operazioni societarie e finanziarie in modo da sottrarsi ai debiti nei confronti di terzi.
I provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria hanno come destinatari consulenti e persone di fiducia di riferimento di politici che intermediavano tra le cliniche private e l'ente locale, amministratori di fatto delle cliniche interessate ed i vertici della sanità lombarda.

Scandalo rimborsi, al via gli interrogatori dei consiglieri – Sempre per quanto riguarda il Pirellone, sono iniziati gli interrogatori di alcuni dei consiglieri regionali indagati per lo scandalo dei rimborsi. Il consigliere regionale lombardo della Lega, Pierluigi Toscani, indagato per peculato ha scelto di non presentarsi in Procura e di non rispondere alle domande del procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Non si presenteranno davanti ai pm per gli interrogatori nemmeno Angelo Ciocca, leghista, e 2 consiglieri Pdl, Gianluca Rinaldin e Alessandro Colucci.

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