Scuola, proteste in tutta Italia. Roma blindata

Cronaca

Dopo gli scontri del 14 novembre, migliaia di studenti liceali e universitari manifestano in molte città. Nella capitale petardi e bottiglie contro il ministero della Giustizia e slogan contro Israele. Partito tra le polemiche il corteo di Casapound

Da Cagliari a Firenze fino a Napoli (video) e Catania, sono in corso decine di cortei in tutta Italia per protestare contro i tagli alla scuola e le misure di austerity imposte dal governo.
Dopo gli scontri del 14 novembre, i cortei - alle qualli partecipano anche alcuni inseganti precari  (video) - sono state per lo più 5 fici in tutte le principali città.
Lancio di bottiglie e petardi contro il ministero della Giustizia a via Arenula a Roma, dove ha sfilato il corteo degli studenti. I ragazzi hanno indossato caschi, "ma solo per difenderci", hanno affermato. "Lo stato di Israele va distrutto", hanno urlato alcuni manifestanti alla testa del corteo che ha sfilato a Piazza Venezia diretto al Colosseo, in una capitale blindata (foto). Senza incidenti la manifestazione dei Cobas ("circa diecimila persone"), che è arrivata nei pressi del Senato. Tensione per il corteo di Casapound in programma nel pomeriggio (l'intervista al leader Gianluca Iannone).

Tutti gli aggiornamenti:

Ore 18.30 Terminato il corteo antifascista -
E' terminato a Roma il corteo antifascista che era partito da piazza dell'Esquilino. Dopo essere arrivati al Colosseo, i manifestanti hanno proseguito per via Labicana fino a raggiungere San Lorenzo: lì il corteo si è sciolto.

Ore 17.30 Casapound: al corteo slogan anti-Monti e anti Pdl -
"Monti vattene". "Se tu entri nel Pdl mangi ostriche e fai il ribelle, se ti tesseri al partito fai gli impicci con Fiorito". Sono alcuni degli slogan che cantano i militanti di CasaPound sfilando in viale Angelico, diretti verso Ponte Milvio, dove si concluderà la manifestazione indetta dal Centro sociale di estrema destra. Altri slogan criticano invece il capitalismo, la precarietà, le banche e la scuola e la sanità private. I manifestanti hanno anche acceso dei fumogeni e continuano a sventolare le bandiere di CasaPound, alle quali se ne aggiungono alcune siriane, in sostegno di Bashar Al-Assad, oltre a italiane, romene e spagnole (VIDEO).

Ore 17.15 Antifascisti, manifestazione arrivata al Colosseo -
Il corteo antifascista è arrivato al Colosseo, i partecipanti sono, secondo gli organizzatori, cinquemila; per le forze dell'ordine sarebbero un migliaio. Durante il percorso da piazza dell'Esquilino al Colosseo l'elicottero della polizia ha sorvolato incessantemente la zona.

Ore 16.45 Roma, partito il corteo di Casapound - E' partito da piazza Mazzini il corteo di CasaPound Italia che si snoderà per le strade del quartiere Prati fino a raggiungere Ponte Milvio. Ad aprire la sfilata di circa 2mila manifestanti è una gigantografia con le immagini di Elsa Fornero, Pier Luigi Bersani, Angelino Alfano e Mario Monti che sovrastano la scritta "Falli piangere". La prima metà del corteo è occupata da manifestanti, ordinatamente in fila per 5, ciascuno con la bandiera dell'associazione. La manifestazione è contro il governo Monti, contro lo strapotere della banche "che strozzano le piccole aziende", contro la riforma delle pensioni "imposta dall'Unione Europea". Il corteo originariamente doveva partire da piazza della Repubblica ma poi l'itinerario è stato modificato su richiesta della Prefettura.

Ore 16.15 Roma, il sit in antifascista -
Pochi minuti prima delle 16 una parte del corteo degli studenti ha fatto il suo ingresso in Piazza dell'Esquilino dove è in corso il presidio antifascista organizzato dal Coordinamento romano antifascista per protestare contro la manifestazione di Casapound. Il presidio ha accolto l'ingresso del corteo degli studenti al grido di "siamo tutti antifascisti" e un gruppo, composto da una decina di persone, ha cominciato a rullare i tamburi. La piazza è sempre più presidiata dalle forze dell'ordine e la presenza dell'elicottero della Polizia è ormai costante. Il traffico di piazza dell'Esquilino è stato bloccato e sulla strada alcune persone reggono lo striscione dei partigiani e quello dei promotori del sit-in con scritto: "Coordinamento romano antifascista a difesa dell'ordine democratico e della Costituzione" firmato da Anpi, Anppia, Fiap, Aned, Anei, Idv, Pd, Pdci, Prc, Ps, Sel, Verdi, Cgil, Cisl, Uil e Usb. Tra le tante bandiere quella del circolo omosessuale Mario Mieli, della Palestina e del Prc.

Ore 15.50 Roma, studenti si spostano al presidio antifascista - "Il corteo non finisce qui". Una  volta arrivati al Colosseo gli studenti che dalle 11 di questa mattina stanno manifestando per le vie della Capitale hanno annunciato che  raggiungeranno il presidio antifascista a piazza Vittorio.       "Non c'e' spazio per Casapound", hanno ribadito al megafono gli  studenti. Il grosso del corteo si e' sciolto mentre un gruppo di  manifestanti si e' diretto verso piazza Vittorio.

Ore 15 Roma, lo sglogan dei manifestanti: "Israele va distrutto" -
"Lo stato di Israele va distrutto". Queste le parole urlate da alcuni manifestanti che si trovano alla testa del corteo che ora e' in Piazza Venezia diretto al Colosseo.

Ore 14.40 Bottiglie e petardi contro il ministero della Giustizia -
Lancio di bottiglie e petardi contro il ministero della Giustizia a via Arenula dove sta sfilando il corteo degli studenti a Roma. Il ministero è protetto da blindati e un cordone delle forze dell'ordine.

Ore 14.30 Terminata la manifestazione dei Cobas -
E' terminata a piazza Sant'Andrea della Valle la manifestazione dei Cobas, che hanno sfilato da piazza della Repubblica. "Nel corso del corteo sono aumentati i partecipanti e siamo arrivati a circa diecimila - dice il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi - sono entusiasta della riuscita del corteo. E' stata una giornata di massima democrazia".

Ore 13,18 A Roma studenti verso il centro -
Dopo avere percorso il Lungotevere, teatro degli scontri del 14 novembre, gli studenti ora sono arrivati ai Fori Imperiali e sono diretti a Piazza Venezia. "Lì decideremo cosa fare", dicono. Ma resta l'intenzione di "arrivare ai palazzi del potere".

Ore 12, 56 A Firenze gli studenti bloccano un treno -Un centinaio di studenti che stanno prendendo parte alla manifestazione a Firenze si sono staccati dal corteo, sono entrati nella stazione di Santa Maria Novella e si sono diretti sui binari, bloccando un Eurostar in partenza per Venezia. La stazione è presidiata dalle forze dell'ordine. Sono circa duemila le persone che prendono parte al corteo, da cui è partito anche il lancio di qualche fumogeno.

Ore 12,25 In migliaia anche a Catania -
Sono oltre 10 mila, secondo stime della questura, i partecipanti al corteo delle scuole di Catania "in difesa dell'istruzione pubblica, contro la precarietà e il governo Monti". Studenti e professori hanno attraversato in maniera pacifica la città. A Catania, dove alcuni istituti sono occupati o autogestiti, i promotori dell'iniziativa sottolineano che la protesta non si fermerà, "ma - annunciano - proseguirà nelle prossime settimane con iniziative dentro e fuori le scuole fin quando il governo non ritirera' la controriforma e investirà ingenti risorse in scuole e università".

Ore 12,15 Alla testa del corteo striscione contro la violenza sulle donne - "Picchiatemi sono una donna": così recita lo striscione rosa che un gruppo di ragazze ha messo alla testa del corteo degli studenti romani. Altre mostrano le scritte "la crisi è violenza sul corpo delle donne", oppure "libere di scegliere, pronte a reagire". L'iniziativa è stata fatta in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che sarà celebrata domani.

Ore 11,35 Migliaia di studenti anche a Cagliari
- La scuola sarda scende di nuovo in piazza, contro i tagli, a Cagliari. Da tutta la Sardegna sono arrivati a migliaia, studenti e docenti, per manifestare per la scuola pubblica. Un lungo striscione apre lo spezzone dei lavoratori della Conoscenza della Cgil; avvolti da bandiere dei sindacati sfilano studenti di istituti di tutta l'isola. Ci sono anche i ragazzi del Michelangelo di Cagliari, da ieri in occupazione, mentre un altro spezzone è del Collettivo Autonomo studenti Casteddu, staccato e in contrapposizione con Cgil, Cisl e Uil, definiti "servi del padrone". Un gruppo di studenti del comitato sfila tenendo in mano dei grandi libri, classici della letteratura, fatti con polistirolo e cartone.

Ore 11,28 Cobas: "Siamo almeno 5mila" - Nel corteo dei Cobas stanno sfilando "almeno cinquemila persone". A sostenerlo è il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi. I manifestanti stanno percorrendo via Cavour. Le zone limitrofe al passaggio del corteo sono presidiate da contingenti delle forze dell'ordine.

Ore 10,50 Cordone di agenti a Palazzo Chigi e Montecitorio -
Cordone sanitario delle forze dell'ordine attorno ai palazzi delle Istituzioni nel giorno della protesta degli studenti di scuole e università: le strade che circondano palazzo Chigi e la Camera dei deputati (via del Corso all'altezza di piazza Colonna, piazza Montecitorio e piazza del Parlamento) sono presidiate da un nutrito numero di carabinieri, poliziotti e agenti della guardia di finanza. Al momento le maglie del presidio sono molto larghe, gli agenti si limitano a controllare la situazione e i cittadini e i turisti che affollano solitamente il centro della città, possono passare senza problemi sia di fronte alla Camera che davanti alla sede del governo.

Ore 10,30 I Cobas: "No all'immiserimento della scuola pubblica" -
"Si intrecciano due fattori: la protesta di lavoratori della scuola e studenti contro l'immeserimento continuo della scuola pubblica; la protesta contro la gestione della crisi che invece di risolverla, la sta aggravando". Così Piero Bernocchi, protavoce dei Cobas, spiega a SkyTG24 i motivi della manifestazione di oggi.

Ore 10,20 Gli studenti: "Raggiungeremo il centro" - Sono riuniti a piazzale Ostiense gli studenti medi e universitari che sono appena partiti (video) dando vita al corteo contro la crisi e l'austerità. I manifestanti sugli scontri, dicono: "non siamo noi ad alimentare le tensioni, noi non vogliamo fare gli scontri ma vogliamo riprenderci la libertà di manifestare vicino ai palazzi del potere". Non è ancora chiaro il percorso del corteo.

Ore 10,00 Raduno in piazza della Repubblica -
In piazza della Repubblica, a Roma, dove a breve è prevista la partenza del corteo autorizzato dei Cobas fino a piazza SS. Apostoli, sono già arrivati studenti e rappresentati dei sindacati. A un lato della piazza intonano cori "se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città". "Non siamo mai venuti con i caschi - dice uno di loro, Massimiliano che è giunto da Aprilia - siamo sempre venuti in pace. Siamo stati caricati ingiustamente". Sotto la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, il gruppo dei Cobas espone uno striscione con su scritto: "no alla distruzione della scuola pubblica". L'avvio del corteo, è previsto intorno alle 10.00-10,30, spiega un manifestante dei Cobas.

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