Sei lavoratori dell’ospedale, punta d’eccellenza della dermatologia in Europa, hanno deciso di protestare e far sentire la loro voce: “Non abbandoneremo il presidio fino al pagamento di tutti gli arretrati”. Con loro uno striscione: “Pronti a tutto”
Alla fine, stremati, anche loro come tanti altri lavoratori d'Italia sono saliti sul tetto. Sono i sei dipendenti dell’Idi, l’Istituto dermatologico dell’Immacolata: Massimiliano, Cristiano, Renato, Daniele, Emanuele e Giuseppe. Tecnici, infermieri e operatori di uno degli ospedali di Roma, punta d'eccellenza della dermatologia in Europa.
Da mesi sono senza stipendio, così come molti loro colleghi. "Continuiamo a tenere alta l'attenzione su una brutta vicenda - dice il segretario Ugl Sanità di Roma e Lazio, Antonio Cuozzo - nata da una cattiva gestione di un importante patrimonio economico e sanitario e non smetteremo di restare al fianco dei 1.500 lavoratori diretti e dei 300 dell'indotto".
I lavoratori sul tetto dell'istituto di via dei Monti di Creta intanto hanno scritto una lettera al presidente del gruppo Idi Vincenzo Boncoraglio: "Siamo qui in rappresentanza di tutti i dipendenti del gruppo Idi Sanità. Non abbandoneremo questo presidio di protesta fino a quando non verranno rese disponibili le somme di denaro che attualmente risultano bloccate e dato seguito al pagamento immediato di tutti gli stipendi arretrati".
I lavoratori chiedono tra le altre cose un "intervento tempestivo del commissario per la Sanità della Regione Lazio Enrico Bondi, affinché venga aperto un tavolo di trattativa alla presenza del Ministero della Sanità e del Lavoro". Uno striscione esposto dai manifestanti recita: "Pronti a tutto".
Da mesi sono senza stipendio, così come molti loro colleghi. "Continuiamo a tenere alta l'attenzione su una brutta vicenda - dice il segretario Ugl Sanità di Roma e Lazio, Antonio Cuozzo - nata da una cattiva gestione di un importante patrimonio economico e sanitario e non smetteremo di restare al fianco dei 1.500 lavoratori diretti e dei 300 dell'indotto".
I lavoratori sul tetto dell'istituto di via dei Monti di Creta intanto hanno scritto una lettera al presidente del gruppo Idi Vincenzo Boncoraglio: "Siamo qui in rappresentanza di tutti i dipendenti del gruppo Idi Sanità. Non abbandoneremo questo presidio di protesta fino a quando non verranno rese disponibili le somme di denaro che attualmente risultano bloccate e dato seguito al pagamento immediato di tutti gli stipendi arretrati".
I lavoratori chiedono tra le altre cose un "intervento tempestivo del commissario per la Sanità della Regione Lazio Enrico Bondi, affinché venga aperto un tavolo di trattativa alla presenza del Ministero della Sanità e del Lavoro". Uno striscione esposto dai manifestanti recita: "Pronti a tutto".