Sussidiari interattivi e compiti online, prove di scuola 2.0

Cronaca
Una schermata di Poster, il sussidiario digitale per le elementari di Giunti, presentato insieme a Intel, Microsoft e Paperlit alla fiera per la didattica ABCD 2012 - Credits: Giunti Editore
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Libri da sfogliare su ogni dispositivo, esercizi corretti automaticamente dal software e poi valutati dal docente e molto altro. Alla fiera "Abcd" di Genova presentata una piattaforma integrata già in via di sperimentazione in sei istituti italiani

di Gabriele De Palma

“La tecnologia non può essere imposta per legge, la tecnologia passa per contagio e nelle scuole oggi è in corso una vera e propria epidemia”. Queste le parole proferite da Marina De Marco, direttrice dell'Istituto comprensivo De Andrè-Montalcini di Peschiera Borromeo (Mi) intervenuta a uno dei tanti eventi all'interno della fiera "Abcd", che si è tenuta a Genova dal 14 al 16 novembre e che ha messo in mostra, oltre alle lacune e alle arretratezze del sistema scolastico italiano, anche iniziative e progetti incoraggianti. A rispondere all'appello che la De Marco fa a nome della categoria c'è il governo (nei giorni scorsi il ministro dell'Istruzione Profumo ha ribadito l'impegno per l'innovazione confermando che il prossimo concorso per i docenti avverrà online) e anche alcune aziende del settore high-tech e quelle dell'editoria. Tra gli stand della fiera erano infatti presenti colossi come Microsoft, Samsung e Intel.

Piattaforma integrata – Proprio un consorzio costituito da Intel, Microsoft, Giunti e Paperlit ha aperto una finestra per mostrare quel che si può fare, oggi, per l’educazione digitale. "Scuola 2.0 il futuro è già quì" recita la presentazione della soluzione del consorzio, una piattaforma integrata che trasporta in digitale non solo in contenuti ma anche le possibilità di interazione tra docenti e allievi.
Tre sono i livelli di digitalizzazione previsti dalla piattaforma: il primo consiste nel digitalizzare i libri di testo cartacei in modo che siano fruibili anche sui tablet (dal 2013 sarà obbligatoria la versione digitale per un libro di testo scolastico); il secondo prevede un'interazione più libera col contenuto; il terzo riguarda invece la comunicazione tra persone, insegnanti, allievi e genitori. E così, gli studenti potranno svolgere i compiti assegnati e inviarli telematicamente al docente (anche in caso di assenza da scuola, come ha raccontato la coordinatrice didattica del Collegio San Carlo di Milano). Dopo aver ricevuto i compiti già corretti automaticamente dal software, gli insegnanti potranno valutarli decidendo se rimandare all'alunno il test con le correzioni e le indicazioni per evitare gli errori. La piattaforma prevede poi permessi speciali per gli insegnanti che, tramite un pannello di controllo, gestiscono il flusso didattico e possono creare contenuti e test originali per personalizzare la didattica.

Sperimentazione in sei istituti
- I contenuti al momento messi a disposizione da Giunti sono tre, uno per fascia di età: Poster, il sussidiario per le scuole primarie, Geoscuola, un testo di geografia per le medie e – ancora in fase di ultimazione – un programma sulla storia dell'arte per le scuole superiori. Per ora sono sei gli istituti dove è presente la piattaforma: il Baccio da Montelupo di Montelupo Fiorentino, il Collegio San Carlo di Milano, L'istituto comprensivo di Paullo, il tecnico Oberdan di Treviglio oltre alle due scuole di Peschiera Borromeo (Mi) la De Andrè e la Montalcini. Per ogni istituto è stata scelta una classe a cui verrà dato in dotazione un parco di smart-pc (laptop con schermo che si stacca e diventa tablet) Samsung con cui seguire le lezioni e partecipare alla piattaforma.

Galileo multipiattaforma
- “La scuola ha bisogno di partner privati per aggiornarsi e cambiare – ha spiegato Marina De Marco – Stiamo cercando di evitare che l'ingresso a scuola equivalga a entrare in una macchina del tempo: credo che Galileo si troverebbe a proprio agio in molte aule del 2012, visto che non sono cambiate poi tanto dai suoi tempi, anche lui usava sedie, banchi, penne e una lavagna. I nostri studenti invece rifiutano la carta”. La bontà della soluzione per la scuola 2.0 non sta però solo nel fare a meno della cellulosa o nel modificare l'attrezzatura nelle aule con gli smartpc e le soluzioni di questa o quella azienda. Il pregio maggiore è essere agnostica sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dei contenuti. A Genova è stata mostrata nella configurazione per Windows 8, ma l'app di Paperlit è già compatibile con altri sistemi operativi con interfaccia touchscreen (Android e iOS) e i contenuti in futuro non saranno necessariamente dello stesso editore. È una condizione imprescindibile perché il progetto non resti uno dei tanti progetti pilota già visti in passato a cui poi non rischia di non esserci seguito.

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