Silvio Berlusconi e la giustizia, tutti i processi

Cronaca
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Dalle indagini su Fininvest e Mediaset, al Lodo Mondadori e il caso Mills, passando per il processo Ruby. Una lunga storia di procedimenti penali a carico del Cavaliere

Silvio Berlusconi politico e la magistratura: una storia durata 18 anni e che ha come inizio una data precisa, il 22 novembre del 1994. In quel giorno, Berlusconi, capo del governo, mentre presiede la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla criminalità transnazionale, riceve un invito a comparire dalla Procura di Milano che stava indagando sulle tangenti alla Guardia di finanza. Da lì in poi è stata una valanga di inchieste, processi, scambi di accuse, scontri frontali con le 'Toghe rosse': dalle indagini su Fininvest e Mediaset, al Lodo Mondadori, fino all'accusa di contiguità con mafia della procura di Palermo per finire al caso Ruby (lo speciale) dove è attualmente imputato per il reato di prostituzione minorile e concussione.

22 novembre 1994, "non mi dimetto neanche per sogno" - Uno scontro, quello con i magistrati, che Berlusconi ha combattuto senza esclusione di colpi affermando, subito dopo aver ricevuto l'invito a comparire del 1994: "Non mi dimetto neanche per sogno. Non credo che nessun tribunale al mondo mi possa condannare perché mi chiamo Silvio Berlusconi. Se lo facessero sarebbe una sentenza politica, un atto sovversivo". Parole dure - "I magistrati sono antropologicamente diversi", "Toghe rosse", "c'è stato un accordo tra i giudici di sinistra per sovvertire il risultato delle elezioni", "io vittima dei giudici di sinistra" - che neppure Bettino Craxi, altro avversario del pool Mani Pulite, aveva mai pronunciato. Si è sempre dichiarato un perseguitato e in un comizio confessò di aver pagato ai suoi legali oltre trenta miliardi delle vecchie lire.

1990, la prima condannata. Reato amnistiato - Il primo interessamento della giustizia nei confronti di Berlusconi risale al 1983 quando la Guardia di finanza segnalò un suo presunto coinvolgimento in un presunto traffico di droga con la Sicilia. L'inchiesta venne archiviata. La prima condanna, invece, è del 1990: la Corte d'appello di Venezia lo dichiara colpevole di aver giurato il falso davanti ai giudici, a proposito della sua iscrizione alla lista P2. Nel settembre 1988, infatti, in un processo per diffamazione da lui intentato contro alcuni giornalisti, Berlusconi aveva dichiarato al giudice: "Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo che è di poco anteriore allo scandalo". Il dibattimento si concluse nel 1990: Berlusconi venne dichiarato colpevole, ma il reato estinto per l'amnistia del 1989.

Tangenti e All Iberian, condanne e prescrizione - Per le tangenti alla Gdf per alleggerire le verifiche alle società Mondadori, Mediolanum, Videotime, Telepiù, in primo grado è stato condannato a 2 anni e 9 mesi ma in appello, grazie alle attenuanti generiche, è scattata la prescrizione.
Condannato in primo grado (2 anni e 4 mesi) anche per il processo All Iberian: 21 miliardi di finanziamenti illeciti a Bettino Craxi. In appello però, sempre per le attenuanti generiche scatta la prescrizione. C'è anche un capitolo 'sportivo': versamento in nero di una decina di miliardi dalle casse del Milan a quelle del Torino, per l'acquisto di Gianfranco Lentini. Il dibattimento si conclude con la dichiarazione che il reato è prescritto, grazie alla legge che abolisce il falso in bilancio. Berlusconi è poi coinvolto in una lunga serie di processi per la corruzione dei giudici romani in relazione al Lodo Mondadori e al caso Sme. Sono i processi che hanno protagonista Stefania Ariosto, il teste 'Omega', e Cesare Previti. Berlusconi ne uscirà indenne. Condananti, invece, Cesare Previti e il giudice Metta.

560 milioni di euro a De Benedetti - I giudici del Tribunale civile di Milano (è ora attesa la decisione della Cassazione) hanno deciso che Fininvest deve versare 560 milioni di euro a Carlo De Benedetti. Le procure di Caltanissetta e Firenze che hanno indagato sui 'mandanti a volto coperto' delle stragi del 1992 e del 1993 hanno svolto indagini sull'eventuale ruolo che Berlusconi e Dell'Utri possono avere avuto in quelle vicende. L'inchiesta è stata chiusa con l'archiviazioni nel 1998 (Firenze) e nel 2002 (Caltanissetta). La procura di Palermo, inoltre, ha indagato su Berlusconi per mafia: concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco.
Nel 1998 l'indagine è stata archiviata per scadenza dei termini massimi concessi per indagare. Definitiva la prescrizione per il caso Mills, l'avvocato inglese che avrebbe ricevuto 600 mila euro da Berlusconi per testimonianze reticenti ai processi per All Iberian e tangenti alla Gdf.

26 ottobre 2012, condanna a 4 anni per frode fiscale - Intanto, il 26 ottobre i giudici lo hanno condannato in primo grado al processo Mediaset sulle irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi. L'ex presidente del Consiglio, imputato per frode fiscale, assieme ad altre persone, tra cui Fedele Confalonieri (assolto), è stato condannato a 4 anni (di cui tre condonati) e all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e a tre di interdizione dagli uffici direttivi delle imprese. Per reati di evasione fiscale per il caso Mediatrade, invece, il gup di Roma lo ha assolto.

Il processo Ruby -
Oltre al processo Ruby nel quale il 19 ottobre 2012 ha reso dichiarazioni spontanee, negando di avere avuto rapporti intimi con la ragazza, con il fratello Paolo è imputato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. Si tratta della vicenda della fuga di notizie sull' intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino ai tempi della scalata alla Bnl. Per violazione della legge antitrust e frode fiscali in merito all'attività di Telecinco aveva subito un processo anche in Spagna, finito con un'assoluzione.

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