Cinque Terre, ricordo e rinascita un anno dopo l'alluvione

Cronaca

Undici vittime, ventisei comuni colpiti, danni per 730 milioni di euro. Questo il bilancio della tragedia che ha colpito lo spezzino il 25 ottobre 2011. Dodici mesi dopo, la vita è tornata alla normalità e nessuno vuole dimenticare. VIDEO

"Eravamo tutti nel panico" dice un uomo. "Non potevamo scappare né dalle scale né dalle finestre, l'acqua arrivava fino al primo piano" gli fa eco una donna.
A un anno dall'alluvione che il 25 ottobre 2011 (LO SPECIALE) ha flagellato lo spezzino, gli abitanti delle Cinque Terre ripercorrono con la memoria la tragedia che ha causato la morte di 11 persone e provocato oltre 1 miliardo di euro di danni. "Mi ricordo tutto. Tutto. Mi ricordo che ero affacciata al terrazzino quando ho visto andar via con l'acqua la mia macchina e tutte le altre macchine (LE FOTO). Poi è arrivata una bomba (le frane e la valanga di fango, ndr). Mi sono girata verso i miei vicini e ho detto loro 'questa volta moriamo tutti'". 

730 milioni di danni - Sono stati 26 i Comuni danneggiati nell'area dello spezzino dall'alluvione del 25 ottobre 2011. I danni complessivi sono stati pari a 730 milioni di euro, di cui 200 milioni di somme urgenze per ripristinare la viabilità, le fognature e togliere le macerie. Il totale dei danni subiti dal territorio comprende anche quelli ai privati e alle attività produttive.
Fino ad oggi la Regione Liguria ha ricevuto 40 milioni di euro dal Governo nell'ambito dei fondi stanziati per l'alluvione della Liguria e della Toscana. Una somma che però non è bastata neanche a coprire le somme urgenze. Le attività economiche avrebbero bisogno di 170 milioni di euro per ripristinare i danni subiti, ma al momento sono a disposizione solo 30 milioni. La Regione Liguria ha anche distribuito circa 350 mila euro alle famiglie con un lutto. Non si tratta di un risarcimento per le persone scomparse ma di un aiuto immediato per i parenti. Sono stati già consegnati circa 20 mila euro per ogni vittima.

Un anno fa l'alluvione  - Dodici mesi fa, una frana ha fatto scattare l'allarme. Era primo pomeriggio quando una valanga si è abbattuta sull'autostrada A12 travolgendo un Tir, vicino al casello autostradale di Brugnato (LE FOTO).
In sei ore si rovesciano sulle Cinque Terre e sulla Val di Vara più di 500 millimetri di pioggia (I VIDEO). Grossi massi si staccano dalle colline, mentre i torrenti e i fiumi Vara e Magra si gonfiano  fino a esondare. La corrente di fango trascina e travolge verso valle con sé tutto ciò che ha incontrato. Il bilancio dopo poche ore è drammatico: più di 200 strade della provincia interrotte. I borghi di Vernazza e Monterosso, consacrati dall'Unesco 'patrimonio mondiale dell'umanita", quasi cancellati e coperti da montagne di detriti. Devastanti gli effetti sulla popolazione. Da un'ora all'altra gli abitanti restano senza luce, telefono, acqua potabile e tutti gli altri servizi essenziali. Immediata la reazione della gente e dei soccorsi. Le chiese dei paesi si trasformano in mense. I bambini delle scuole elementari e medie di Monterosso vengono ospitati in una casa di riposo in collina. Centinaia gli sfollati. Cancellate dal fango anche le case di Borghetto Vara e Brugnato, in Val di Vara.

La ricostruzione e la rinascita  - Con fatica le Cinque Terre rialzano la schiena, le scuole riaprono, molti sentieri tornano a essere praticabili e timidi turisti tornano per le prime
vacanze, quelle pasquali. Oggi a Monterosso in un muretto sono incastonati tanti piccoli mattoni rossi. Su ognuna di queste formelle sono vergate dediche e messaggi lasciati da volontari, donatori, ma soprattutto da coloro che intendono con buon auspicio cancellare il ricordo e le ferite della furia devastatrice che si è abbattuta solo 12 mesi fa. A Vernazza, invece, l'architetto londinese Richard Rogers ha presentato il progetto con il quale intende restaurare il Paese: "Vorremmo far rinascere a Vernazza quello che era piuttosto che quello che sarà" ha detto. Pavimentazione, vegetazione, colore e  illuminazione sono i punti fondamentali del piano di riqualificazione del paese.

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