Un altro ordigno è rimasto inesploso. Nessun ferito, solo danni alle vetrine. Gli uffici sono stati riaperti nella mattinata. I sindacati: "La speranza è che il gesto sia stato compiuto da un matto"
Un ordigno artigianale è esploso la notte di venerdì 5 ottobre davanti alla sede di Equitalia di Verona (la mappa). Il pacco, posizionato all'ingresso della società, in via Giolfino, è stato notato da una guardia giurata che effettuava il giro di ricognizione. Poco prima dell'arrivo degli artificieri l'ordigno è esploso. Un altro simile è rimasto inesploso. Non ci sono feriti, ma solo danni alle vetrine.
L'allarme alla centrale dei vigili del fuoco di Verona è scattato alle 3,29 su segnalazione della Digos cui era stata segnalata un'esplosione. Quando le squadre sono arrivate sul posto, le fiamme provocate dallo scoppio dell'ordigno erano già spente, ma i vigili del fuoco hanno proceduto alla messa in sicurezza della zona e allo smassamento dei detriti.
Gli uffici della sede di Equitalia sono stati riaperti in mattinata, dove sono arrivati i dirigenti delle organizzazioni sindacali per esprimere solidarietà ai lavoratori. "La speranza - ha detto Massimo Castellani, segretario generale della Cisl - è che questo gesto sia stato compiuto da un matto, perché è inaccettabile e inaudito che si prendano di mira i luoghi di lavoro". "La tutela dei lavoratori - ha aggiunto Castellani - è sacrosanta, i dipendenti di Equitalia non fanno altro che applicare le leggi".
L'allarme alla centrale dei vigili del fuoco di Verona è scattato alle 3,29 su segnalazione della Digos cui era stata segnalata un'esplosione. Quando le squadre sono arrivate sul posto, le fiamme provocate dallo scoppio dell'ordigno erano già spente, ma i vigili del fuoco hanno proceduto alla messa in sicurezza della zona e allo smassamento dei detriti.
Gli uffici della sede di Equitalia sono stati riaperti in mattinata, dove sono arrivati i dirigenti delle organizzazioni sindacali per esprimere solidarietà ai lavoratori. "La speranza - ha detto Massimo Castellani, segretario generale della Cisl - è che questo gesto sia stato compiuto da un matto, perché è inaccettabile e inaudito che si prendano di mira i luoghi di lavoro". "La tutela dei lavoratori - ha aggiunto Castellani - è sacrosanta, i dipendenti di Equitalia non fanno altro che applicare le leggi".