Alcoa, il governo: ci sono tre aziende interessate

Cronaca
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Il sottosegretario allo Sviluppo De Vincenti annuncia che “oltre a Klesh, che ha già iniziato le negoziazioni con l’impianto sardo, sono in ballo anche Kitegen e un’impresa australiana”. Landini: “Il 20 ottobre manifestazione Cgil per le ditte in crisi”

Sono tre al momento le manifestazioni di interesse per l'impianto sardo di Alcoa. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti. "In questo momento sono in ballo tre manifestazioni di interesse da parte di Klesch, Kitegen e di un'azienda australiana", ha detto De Vincenti parlando a margine di un convegno Cgil sull'energia. "Klesch ha già cominciato le negoziazioni dirette con Alcoa. Sollecitiamo le altre due imprese e Alcoa ad andare avanti e aprire le trattative", ha aggiunto il sottosegretario. La scorsa settimana la svizzera Glencore si è ritirata dalle trattative per l'acquisto dello stabilimento di Portovesme a causa delle tariffe dell'energia ritenute troppo alte. Nei giorni scorsi si è parlato anche dell'interesse di una multinazionale tedesca e di un gruppo cinese, ma al momento non ci sono riscontri.

Alcoa lascerà la fabbrica a fine anno e senza un nuovo acquirente 1.000 dipendenti, tra sito e indotto, andranno in cassa integrazione straordinaria mentre dal 3 ottobre una settantina di interinali con contratti scaduti a fine settembre sono rimasti senza lavoro. Mercoledì 3 ottobre la Commissione europea ha autorizzato, in base alle norme in materia di aiuti di Stato, la proroga fino al 2015 delle tariffe energetiche agevolate di 35 euro per kw/h applicate anche presso lo stabilimento sardo di Alcoa, condizione cruciale per trovare un nuovo acquirente per il sito. "La notizia venuta da Bruxelles è molto positiva", ha commentato De Vincenti. "Questo conferma che con strumenti compatibili con la normativa europea siamo in grado di garantire un prezzo dell'energia in linea con quello europeo e anche più basso. Il prezzo dei 35 euro è inferiore ai 50 euro negli stabilimenti di alluminio in Germania, Olanda e Spagna e quindi è concorrenziale".

Intanto, a Portovesme, i lavoratori dello stabilimento Alcoa si sono riuniti in assemblea nella mattina del 4 ottobre. "Nel corso della riunione - anticipa Roberto Forresu, segretario generale della Fiom del Sulcis Iglesiente - saranno illustrati i risultati degli incontri che si sono svolti a Roma e si decideranno le altre iniziative da mettere in campo". Nella riunione con le maestranze - come aggiunge Stefano Lai, della Rsu Cub- "si discuterà anche di ammortizzatori sociali". Argomento da affrontare anche la decisione presa dall'Unione Europa e il vertice del 29 settembre a Portovesme con i sindaci del territorio. A Roma una delegazione formata da 25 lavoratori e delegati Rsu si recherà in giornata davanti a Montecitorio, per chiedere un incontro con i rappresentanti delle istituzioni. Per sabato 20 ottobre la Cgil ha organizzato una manifestazione nazionale di tutte le aziende in crisi, dall'Ilva all'Alcoa, alla Fiat, a Finmeccanica, per citare solo quelle metal meccaniche, come ha annunciato il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini a Taranto.

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