Alcuni dipendenti di un comune in provincia di Cosenza sono finiti ai domiciliari con l'accusa di truffa aggravata. Gli indagati, alcuni a tempo indeterminato, si assentavano o non andavano a lavoro. Uno di loro aveva il compito di timbrare per tutti
Facevano la spesa durante l'orario d'ufficio. Così, con l'accusa di truffa aggravata, nei confronti di undici dipendenti del comune di Pedace, in provincia di Cosenza, sono state emesse delle ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Dalle indagini, iniziate a gennaio, è emerso che gli indagati, alcuni a tempo indeterminato e altri Lsu, durante l'orario di servizio regolarmente retribuito, perfino con prestazioni extra di lavoro straordinario, falsificavano regolarmente gli orari di presenza e di uscita nei locali del municipio. Gli indagati si assentavano dall'ufficio per fare attività personali o non si recavano affatto al lavoro, visto che uno solo di loro aveva l'incarico di timbrare per conto di tutti gli altri.
Dalle indagini, iniziate a gennaio, è emerso che gli indagati, alcuni a tempo indeterminato e altri Lsu, durante l'orario di servizio regolarmente retribuito, perfino con prestazioni extra di lavoro straordinario, falsificavano regolarmente gli orari di presenza e di uscita nei locali del municipio. Gli indagati si assentavano dall'ufficio per fare attività personali o non si recavano affatto al lavoro, visto che uno solo di loro aveva l'incarico di timbrare per conto di tutti gli altri.