Omicidio di Milano, tra le ipotesi la vendetta dei narcos

Cronaca

Forse un debito per una partita di droga ricevuta ma non pagata all’origine della sparatoria a Porta Romana in cui sono stati uccisisi Massimiliano Spelta e sua moglie Carolina Payano. Questa la pista privilegiata su cui stanno lavorando gli investigatori

Un debito contratto con dei narcotrafficanti, una partita di droga ricevuta ma non pagata. Potrebbe essere questo il movente, stando ad alcune testimonianze e informazioni raccolte finora dagli investigatori, del duplice omicidio di lunedì scorso in centro a Milano, che ha suscitato tante polemiche e reazioni legate al “livello di sicurezza” in città.

Massimiliano Spelta e sua moglie, la dominicana Carolina Ortiz Payano, sono stati ammazzati con le modalità di un'esecuzione pianificata e spietata, verso le 20 di sera e in una zona, Porta Romana, piena di locali e di gente a passeggio, probabilmente per uno “sgarro” che alcuni trafficanti di droga, forse sudamericani, non hanno voluto lasciare impunito. In braccio la donna aveva la sua bambina di 15 mesi che è rimasta illesa.
E' questa la pista investigativa preminente su cui starebbero lavorando gli uomini della Squadra mobile, coordinati dal pm di Milano Elio Ramondini. L'input, da quanto si è saputo, è arrivato da alcune persone sentite a verbale nei giorni scorsi che avrebbero parlato di un debito che gli Spelta avevano con alcuni narcotrafficanti per una partita di droga non pagata. Oltre a queste testimonianze sarebbero state raccolte anche una serie di informazioni nell'ambiente dello spaccio di stupefacenti. In più, elementi utili alle indagini sarebbero arrivati anche dal controllo sui tabulati telefonici della coppia, freddata in una zona di Milano da loro spesso frequentata (i killer sapevano dove trovarli). Sette i colpi andati a segno: "Ritengo che sia stata utilizzata una sola pistola", ha però chiarito il capo della Squadra Mobile, Alessandro Giuliano. "Un solo proiettile potrebbe causare più fori - ha aggiunto - E' molto improbabile l'utilizzo di più armi, perché renderebbe l'azione molto macchinosa".

In casa dei due coniugi gli investigatori avevano trovato 47 grammi di cocaina pura al 60%, purezza che potrebbe far pensare alla parte rimanente (ancora da 'tagliare') di una partita più ampia. E da alcune testimonianze sarebbe emerso che la coppia poteva essere entrata in un “giro” pericoloso di droga e che proprio la donna dominicana potrebbe aver fatto da tramite tra il marito e alcuni personaggi della criminalità sudamericana. Poi lo “sgarro” e la “punizione” per non aver saldato il debito. Da quanto si è saputo, gli investigatori stanno ancora lavorando per individuare le persone che nell'ultimo periodo erano venute a contatto con gli Spelta nell'ambiente del traffico di droga.

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