Prosegue la manifestazione dei tre operai su un silo di 70 metri. Intanto il presidente della Regione Sardegna incontra i vertici dell'azienda che potrebbe rilevare l'impianto: "Faremo l'impossibile. Glencore è interessata"
"Qui è tutto morto, tutto finito". A dirlo è uno dei tre lavoratori saliti sul silos di Alcola, a 70 metri di altezza, per protestare contro il rischio chiusura dell'impianto (foto - video). Il messaggio diretto al governatore della regione Cappellacci è chiaro: "Se non è in grado si deve dimettere".
Ed è lo stesso Cappellacci a spiegare a SkyTG24 (video): "Ho incontrato i vertici di Glencore e mi hanno confermato l'interesse all'acquisto dello stabilimento". Dichiarazioni che mostrano ottimismo, dunque, ma che arrivano il giorno dopo l'intervento del ministro dello Sviluppo Passera, che invece si è mostrato scettico su eventuali compratori.
Il tema principale, però, è il costo dell'energia, ha ribadito presidente di Confindustria Squinzi, mentre gli operai avvertono: "Pronti a manifestare a Roma" (video).
Cappellacci: Glencore è interessata - "La Glencore conferma un interesse all'acquisto dello stabilimento Alcoa di Portovesme, a condizione che vengano definite le questioni relative al costo dell'energia, alla ottimizzazione dei processi di produzione e alle infrastrutture" ha spiegato Cappellacci, che martedì 4 ha incontrato a Roma i vertici della multinazionale Svizzera. Glencore, aggiunge, "si è presa una settimana di tempo per confermare la volontà di proseguire la trattativa (...) e ieri mi hanno ulteriormente confermato l'interesse e sono pronti a sedersi al tavolo". E in risposta alle dichiarazioni di Passera, che ha che è "quasi impossibile trovare compratori", Cappellacci ha spiegato che il ministro probabilmente fa "riferimento alle difficoltà che indubbiamente ci sono. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, al contrario dobbiamo fare l'impossibile".
Squinzi: Alcoa si può salvare - Per Squinzi, invece, "Alcoa si può salvare solo se si
trovano le condizioni per fornire energia a prezzi competitivi e volendo si può fare". Lo ha affermato intervenendo alla Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. "La crisi di Alcoa è legata a uno dei nodi del sistema paese, che è il costo dell'energia - ha sottolineato ", ha sottolineato Squinzi, "se non interveniamo per rendere disponibile energia a prezzi competitivi le industrie ad alto uso energetico nel nostro paese sono destinate a sparire".
Continua la protesta sul silos - E prosegue la protesta dei tre lavoratori dello stabilimento di alluminio che il 4 settembre sono saliti a 70 metri d'altezza su un silos dell'acqua. "Anche il tempo sembra essere contro di noi" dice un operaio sulla torre in collegamento con TG24. Questa notte, infatti, pioggia e vento si sono abbattuti sulla Sardegna e sui lavoratori. "Noi vogliamo un futuro, vogliamo lavorare e a fine mese ricevere il nostro stipendio" aggiunge l'operaio dello stabilimento di Portovesme (GUARDA IL VIDEO).
I lavoratori promettono inoltre di restare sulla torre almeno sino al 10 settembre, quando la riunione con sindacati, azienda e Regione Sardegna potrà dare ulteriori elementi sul futuro dell'impianto, cuore della produzione di alluminio primario in Italia.
Ed è lo stesso Cappellacci a spiegare a SkyTG24 (video): "Ho incontrato i vertici di Glencore e mi hanno confermato l'interesse all'acquisto dello stabilimento". Dichiarazioni che mostrano ottimismo, dunque, ma che arrivano il giorno dopo l'intervento del ministro dello Sviluppo Passera, che invece si è mostrato scettico su eventuali compratori.
Il tema principale, però, è il costo dell'energia, ha ribadito presidente di Confindustria Squinzi, mentre gli operai avvertono: "Pronti a manifestare a Roma" (video).
Cappellacci: Glencore è interessata - "La Glencore conferma un interesse all'acquisto dello stabilimento Alcoa di Portovesme, a condizione che vengano definite le questioni relative al costo dell'energia, alla ottimizzazione dei processi di produzione e alle infrastrutture" ha spiegato Cappellacci, che martedì 4 ha incontrato a Roma i vertici della multinazionale Svizzera. Glencore, aggiunge, "si è presa una settimana di tempo per confermare la volontà di proseguire la trattativa (...) e ieri mi hanno ulteriormente confermato l'interesse e sono pronti a sedersi al tavolo". E in risposta alle dichiarazioni di Passera, che ha che è "quasi impossibile trovare compratori", Cappellacci ha spiegato che il ministro probabilmente fa "riferimento alle difficoltà che indubbiamente ci sono. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, al contrario dobbiamo fare l'impossibile".
Squinzi: Alcoa si può salvare - Per Squinzi, invece, "Alcoa si può salvare solo se si
trovano le condizioni per fornire energia a prezzi competitivi e volendo si può fare". Lo ha affermato intervenendo alla Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. "La crisi di Alcoa è legata a uno dei nodi del sistema paese, che è il costo dell'energia - ha sottolineato ", ha sottolineato Squinzi, "se non interveniamo per rendere disponibile energia a prezzi competitivi le industrie ad alto uso energetico nel nostro paese sono destinate a sparire".
Continua la protesta sul silos - E prosegue la protesta dei tre lavoratori dello stabilimento di alluminio che il 4 settembre sono saliti a 70 metri d'altezza su un silos dell'acqua. "Anche il tempo sembra essere contro di noi" dice un operaio sulla torre in collegamento con TG24. Questa notte, infatti, pioggia e vento si sono abbattuti sulla Sardegna e sui lavoratori. "Noi vogliamo un futuro, vogliamo lavorare e a fine mese ricevere il nostro stipendio" aggiunge l'operaio dello stabilimento di Portovesme (GUARDA IL VIDEO).
I lavoratori promettono inoltre di restare sulla torre almeno sino al 10 settembre, quando la riunione con sindacati, azienda e Regione Sardegna potrà dare ulteriori elementi sul futuro dell'impianto, cuore della produzione di alluminio primario in Italia.