La Guardia di Finanza ha denunciato il presentatore tv per reati fiscali che sarebbero stati commessi tramite una residenza fittizia nel principato di Monaco. La replica: "Ho pagato regolarmente le tasse nel Paese dove vivo da 21 anni"
E' accusato di aver "evaso 4,6 mln di euro e Iva per 1,5 mln" il presentatore televisivo Valerio Merola, denunciato dalla guardia di finanza di Roma per reati fiscali commessi tramite una residenza fittizia nel principato di Monaco. "Ho già presentato la documentazione che attesta che ho regolarmente pagato le tasse nel Paese dove sono residente da 21 anni", replica Merola a SkyTG24 (guarda il video in alto).
Secondo le fiamme gialle però lo showman "aveva dichiarato di essere residente all'estero ma svolgeva l'attività in Italia nascondendo i redditi dietro società appositamente create e fatte amministrare da prestanomi, senza presentare dichiarazioni fiscali".
Per la guardia di finanza, "il presentatore, dunque, facendosi scudo della residenza all'estero, ha sottratto a tassazione in Italia ingenti proventi" legati alla sua attività artistica. Dagli accertamenti sui flussi finanziari eseguiti sul conto del professionista sono emersi, riferiscono le fiamme gialle, "numerosi conti correnti e rapporti finanziari allo stesso intestati, ovvero intestati alle società "schermo", in realtà da lui gestiti, sui quali sono confluiti i compensi in nero non dichiarati al fisco, pari a circa 4,6 milioni di euro, incassati in un arco temporale di 5 anni".
Al termine della verifica fiscale, l'artista è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma, che ha emesso, nei suoi confronti, l'avviso di conclusione indagini preliminari e contestuale informazione sul diritto di difesa per i reati tributari contestati.
Secondo le fiamme gialle però lo showman "aveva dichiarato di essere residente all'estero ma svolgeva l'attività in Italia nascondendo i redditi dietro società appositamente create e fatte amministrare da prestanomi, senza presentare dichiarazioni fiscali".
Per la guardia di finanza, "il presentatore, dunque, facendosi scudo della residenza all'estero, ha sottratto a tassazione in Italia ingenti proventi" legati alla sua attività artistica. Dagli accertamenti sui flussi finanziari eseguiti sul conto del professionista sono emersi, riferiscono le fiamme gialle, "numerosi conti correnti e rapporti finanziari allo stesso intestati, ovvero intestati alle società "schermo", in realtà da lui gestiti, sui quali sono confluiti i compensi in nero non dichiarati al fisco, pari a circa 4,6 milioni di euro, incassati in un arco temporale di 5 anni".
Al termine della verifica fiscale, l'artista è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma, che ha emesso, nei suoi confronti, l'avviso di conclusione indagini preliminari e contestuale informazione sul diritto di difesa per i reati tributari contestati.