Windjet, Enac: tariffe agevolate fino al 27 ottobre

Cronaca
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Sino ad ora sono stati 40mila i passeggeri riprotetti da Alitalia, Meridiana Fly-Air Italy, Blue Panorama e Livingston. Il presidente della low cost siciliana, Nino Pulvirenti, tace sul futuro della compagnia aerea. Si avvicina lo spettro della chiusura

Alitalia, Meridiana-Air Italy, Livingston e Blue Panorama continueranno a offrire voli speciali con tariffe agevolate dedicati al trasporto dei passeggeri Wind Jet fino a domenica 16 settembre. Lo comunica l'Enac al termine di una riunione con le compagnie che stanno riproteggendo i passeggeri dopo lo stop della low cost spiegando che, "in base agli elenchi dei biglietti venduti fino al 10 agosto, forniti da Wind Jet, per tutta la parte rimanente della stagione di traffico estiva (fino al 27 ottobre p.v.), l'attività di riprotezione dovrebbe coinvolgere ulteriori 133.000 passeggeri, di cui quasi 100.000 fino a metà settembre".

Tariffe agevolate fino al 27 ottobre - Dal 17 settembre fino al 27 ottobre i passeggeri in possesso dei biglietti Wind Jet potranno volare sui voli del normale operativo delle varie compagnie aeree, continuando ad usufruire delle stesse tariffe speciali, utilizzando i posti disponibili nei voli verso le destinazioni originariamente previste, spiega ancora l'Enac. I voli speciali verso la Russia e l'Ucraina continueranno fino a tutto il 27 ottobre. "L'Enac raccomanda, pertanto, ai possessori di biglietti Wind Jet di contattare tempestivamente i numeri dedicati all'assistenza dei vari vettori per prenotare la riprotezione a tariffe agevolate dopo il 16 settembre".
L'attività di riprotezione dei passeggeri Wind Jet, fino alla data odierna, ha garantito voli sostitutivi per oltre 40.000 passeggeri in possesso di un biglietto della compagnia catanese.

Vicino lo spettro della chiusura  - Intanto, tace il patron di Windjet, Nino Pulvirenti. Meno di una settimana fa aveva assicurato che entro il 22 agosto avrebbe svelato il futuro della compagnia aerea a un passo dalla bancarotta, e cioè se farle proseguire l'attività attraverso una nuova società o metterla nelle mani di un commissario. Ma senza più flotta, con un monte debiti di circa 150 milioni, pochi slot, quasi 300 mila biglietti venduti entro il 10 agosto (per una ventina di milioni di euro) e altrettanti passeggeri lasciati a terra, la low cost siciliana non fa gola.
Lo spettro della chiusura è dunque dietro l'angolo.
Per la sua compagnia aerea, dopo aver visto sfumare il matrimonio con Alitalia alla vigilia di ferragosto, il presidente del Catania Calcio aveva detto di aver ricevuto una decina di richieste di informazioni ma le manifestazioni di interesse - è stato fatto trapelare - sarebbero arrivate da un'azienda italiana e due grosse low cost straniere.

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