Il corpo di una giovane nigeriana era stato ritrovato nel Po a febbraio. Ora i carabinieri hanno arrestato un uomo in provincia di Torino, ritenuto responsabile dell'omicidio: in un manoscritto, mai pubblicato, avrebbe narrato tutte le fasi del delitto
In un romanzo ha raccontato l'assassinio di Anthonia, una prostituta nigeriana uccisa dal compagno innamorato. Ma - almeno stando alle accuse dei Carabinieri - quell'uomo è proprio lui e quella prostituta è la ragazza della quale si era perdutamente innamorato.
E' la drammatica storia di Daniele Ughetto Piampaschet, disoccupato di 34 anni di Giaveno (Torino), e di Anthonia Egbuna, 20 anni, raccontata in un manoscritto che i militari hanno trovato a casa della donna, uccisa con 20 coltellate sulle rive del Po, a pochi chilometri da Torino, forse nel novembre scorso. Il cadavere è stato trovato dopo tre mesi, la mattina del 26 febbraio, nelle acque del fiume, a San Mauro Torinese. Lui è stato arrestato giovedì 16 agosto a casa dei genitori al rientro a casa da Londra dove ha fatto il volontario per le Olimpiadi.
I Carabinieri gli hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip di Torino che, su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica Vito Destito, gli contesta i reati di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Secondo l'accusa, in un raptus di gelosia ha ucciso la donna che amava e che si era rifiutata di lasciare la strada e lui, che da alcuni mesi aveva una relazione con lei, l'ha uccisa in un raptus di gelosia. La data presunta dell'assassinio è il 28 novembre: quel giorno, proprio a San Mauro, scompaiono improvvisamente dai tabulati telefonici le conversazioni tra i due, che prima invece erano molto frequenti.
La svolta nelle indagini è arrivata con il ritrovamento del manoscritto del romanzo, intitolato La rosa e il leone. Era nell'appartamento della ragazza. Oltre al nome scelto per la protagonista, Anthonia, corrispondevano anche i luoghi in cui la ragazza si prostituiva abitualmente, Torino e Carignano. Il testo ha messo gli investigatori sulle tracce dell'uomo, che nel frattempo si era trasferito a Londra per cercare lavoro per un trasferimento definitivo.
Ughetto Piampaschet laureato in filosofia, ha una vera e propria passione per la scrittura e per la Nigeria, sulla cui gente ha steso alcuni racconti mai pubblicati. Per tre anni, dal 2003 al 2006, era stato sposato con una donna di nazionalità nigeriana, ma il suo matrimonio era naufragato.
Ora nega tutto. Assistito dall'avvocato Stefano Tizzani, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Massimo Scarabello e del pm. Ha però fornito dichiarazioni spontanee leggendo una memoria, che lui stesso ha scritta durante la prima notte passata in carcere, nella quale ha ammesso di avere avuto una relazione con la vittima, negando però di essere il responsabile dell'omicidio.
E' la drammatica storia di Daniele Ughetto Piampaschet, disoccupato di 34 anni di Giaveno (Torino), e di Anthonia Egbuna, 20 anni, raccontata in un manoscritto che i militari hanno trovato a casa della donna, uccisa con 20 coltellate sulle rive del Po, a pochi chilometri da Torino, forse nel novembre scorso. Il cadavere è stato trovato dopo tre mesi, la mattina del 26 febbraio, nelle acque del fiume, a San Mauro Torinese. Lui è stato arrestato giovedì 16 agosto a casa dei genitori al rientro a casa da Londra dove ha fatto il volontario per le Olimpiadi.
I Carabinieri gli hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip di Torino che, su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica Vito Destito, gli contesta i reati di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Secondo l'accusa, in un raptus di gelosia ha ucciso la donna che amava e che si era rifiutata di lasciare la strada e lui, che da alcuni mesi aveva una relazione con lei, l'ha uccisa in un raptus di gelosia. La data presunta dell'assassinio è il 28 novembre: quel giorno, proprio a San Mauro, scompaiono improvvisamente dai tabulati telefonici le conversazioni tra i due, che prima invece erano molto frequenti.
La svolta nelle indagini è arrivata con il ritrovamento del manoscritto del romanzo, intitolato La rosa e il leone. Era nell'appartamento della ragazza. Oltre al nome scelto per la protagonista, Anthonia, corrispondevano anche i luoghi in cui la ragazza si prostituiva abitualmente, Torino e Carignano. Il testo ha messo gli investigatori sulle tracce dell'uomo, che nel frattempo si era trasferito a Londra per cercare lavoro per un trasferimento definitivo.
Ughetto Piampaschet laureato in filosofia, ha una vera e propria passione per la scrittura e per la Nigeria, sulla cui gente ha steso alcuni racconti mai pubblicati. Per tre anni, dal 2003 al 2006, era stato sposato con una donna di nazionalità nigeriana, ma il suo matrimonio era naufragato.
Ora nega tutto. Assistito dall'avvocato Stefano Tizzani, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Massimo Scarabello e del pm. Ha però fornito dichiarazioni spontanee leggendo una memoria, che lui stesso ha scritta durante la prima notte passata in carcere, nella quale ha ammesso di avere avuto una relazione con la vittima, negando però di essere il responsabile dell'omicidio.