Strage di Bologna, un blog raccoglie testimonianze e ricordi
CronacaIl Comune e l’Associazione parenti delle vittime lanciano un sito con l'obiettivo di raccontare le storie di chi ha vissuto quel tragico 2 agosto 1980. L'assessore Lepore a Sky.it: "Un modo per coinvolgere e sensibilizzare anche i più giovani"
Dalla lapide al blog collettivo, dalle manifestazioni di piazza agli hashtag online, la commemorazione di eventi del passato passa sempre più dalla rete.
Lo scorso anno la rete civica Iperbole del Comune di Bologna aveva invitato gli utenti a condividere su Twitter e Facebook un ricordo della strage di Bologna. Accompagnate dall’hashtag #ioricordo, erano arrivate decine di testimonianze di parenti delle vittime, di sopravvissuti, ma anche semplici di bolognesi che si trovavano a pochi metri dalla stazione il 2 Agosto 1980.
In occasione del 32esimo anniversario della strage, Iperbole rilancia il progetto con un Tumblr che intende aggregare tutte le testimonianze condivise l’anno scorso e quelle che ancora oggi continuano ad arrivare. Un modo per sottrarre alla velocità della rete i migliori contributi e provare a costruire una memoria dal basso di uno degli eventi più tragici della storia italiana recente.
La scelta dei social media e, in particolare, il lancio di un Tumblr che man mano che si popola diventa una sorta di memoriale 2.0, sono stati dettati dalla volontà di coinvolgere anche le nuove generazioni, come spiega Matteo Lepore, Assessore del Comune di Bologna che ha promosso il progetto: “L’idea era soprattutto di sensibilizzare i giovani su un momento importante della storia della nostra città e farlo con strumenti che fossero a loro più vicini. Io stesso sono nato alcuni mesi dopo il 2 Agosto 1980, così come molti membri dello staff social media di Iperbole. Anche attraverso la rete dei nostri contatti, siamo stati in grado di intercettare un pubblico attivo che magari ha sentito parlare della strage dai genitori o dai nonni, ma che ne conserva ancora forte il ricordo e ha voglia di condividerlo online”.
Il Tumblr racconta soprattutto le storie di chi ha perso la vita nella strage: a molte delle vittime viene dedicato un profilo con la foto e una breve biografia. “Questa è un’iniziativa molto bella. Ricordare il 2 agosto con i volti e le storie delle vittime credo sia estremamente significativo. (...) La lapide indica dei nomi con le età, raccontare le loro storie fa capire come dietro vi siano state persone con speranze, sogni prospettive violentemente interrotte”, ha spiegato Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, che da anni mette a disposizione online un prezioso archivio multimediale.
In evidenza ci sono anche i ricordi dei sopravvissuti, le immagini dei quotidiani e dei telegiornali dell’epoca: insieme danno vita a un racconto corale dal forte impatto emotivo. Chiunque può contribuire attraverso questo modulo o l’hashtag #2agosto1980 su Twitter.
“Continueremo ad alimentare il Tumblr anche dopo il 2 Agosto - sottolinea Matteo Lepore - Si tratta di un primo esperimento di storia condivisa che, se avrà successo, intendiamo replicare anche per tanti altri momenti del passato bolognese, come ad esempio la Resistenza”.
Ecco una selezione delle testimonianze raccolte in uno Storify: cliccando sul nome delle persone si accede alla loro biografia.
Lo scorso anno la rete civica Iperbole del Comune di Bologna aveva invitato gli utenti a condividere su Twitter e Facebook un ricordo della strage di Bologna. Accompagnate dall’hashtag #ioricordo, erano arrivate decine di testimonianze di parenti delle vittime, di sopravvissuti, ma anche semplici di bolognesi che si trovavano a pochi metri dalla stazione il 2 Agosto 1980.
In occasione del 32esimo anniversario della strage, Iperbole rilancia il progetto con un Tumblr che intende aggregare tutte le testimonianze condivise l’anno scorso e quelle che ancora oggi continuano ad arrivare. Un modo per sottrarre alla velocità della rete i migliori contributi e provare a costruire una memoria dal basso di uno degli eventi più tragici della storia italiana recente.
La scelta dei social media e, in particolare, il lancio di un Tumblr che man mano che si popola diventa una sorta di memoriale 2.0, sono stati dettati dalla volontà di coinvolgere anche le nuove generazioni, come spiega Matteo Lepore, Assessore del Comune di Bologna che ha promosso il progetto: “L’idea era soprattutto di sensibilizzare i giovani su un momento importante della storia della nostra città e farlo con strumenti che fossero a loro più vicini. Io stesso sono nato alcuni mesi dopo il 2 Agosto 1980, così come molti membri dello staff social media di Iperbole. Anche attraverso la rete dei nostri contatti, siamo stati in grado di intercettare un pubblico attivo che magari ha sentito parlare della strage dai genitori o dai nonni, ma che ne conserva ancora forte il ricordo e ha voglia di condividerlo online”.
Il Tumblr racconta soprattutto le storie di chi ha perso la vita nella strage: a molte delle vittime viene dedicato un profilo con la foto e una breve biografia. “Questa è un’iniziativa molto bella. Ricordare il 2 agosto con i volti e le storie delle vittime credo sia estremamente significativo. (...) La lapide indica dei nomi con le età, raccontare le loro storie fa capire come dietro vi siano state persone con speranze, sogni prospettive violentemente interrotte”, ha spiegato Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, che da anni mette a disposizione online un prezioso archivio multimediale.
In evidenza ci sono anche i ricordi dei sopravvissuti, le immagini dei quotidiani e dei telegiornali dell’epoca: insieme danno vita a un racconto corale dal forte impatto emotivo. Chiunque può contribuire attraverso questo modulo o l’hashtag #2agosto1980 su Twitter.
“Continueremo ad alimentare il Tumblr anche dopo il 2 Agosto - sottolinea Matteo Lepore - Si tratta di un primo esperimento di storia condivisa che, se avrà successo, intendiamo replicare anche per tanti altri momenti del passato bolognese, come ad esempio la Resistenza”.
Ecco una selezione delle testimonianze raccolte in uno Storify: cliccando sul nome delle persone si accede alla loro biografia.