Sanità Puglia, chiesto rinvio a giudizio per Vendola

Cronaca
Il governatore della Puglia Nichi Vendola
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Secondo la Procura di Bari il governatore nel 2009 avrebbe chiesto al direttore generale della Asl di riaprire i termini di un concorso per il primario dell'ospedale San Paolo. Il leader di Sel: "Finalmente potrà spiegare la mia correttezza"

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e per l'ex direttore generale della Asl Bari, Lea Cosentino. Entrambi sono accusati di concorso in abuso di ufficio, in relazione al concorso da primario di chirurgia toracica all'ospedale San Paolo del capoluogo pugliese, concorso vinto da Paolo Sardelli. L'udienza preliminare al termine della quale si deciderà sulle due richieste di rinvio a giudizio è fissata per il 27 settembre prossimo dinanzi al gup del tribunale di Bari Susanna de Felice. Gli inquirenti contestano a Vendola di aver istigato l'allora direttore della Asl Bari, Lea Cosentino, ribattezzata dalla stampa 'lady Asl', a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso.

I fatti risalgno al biennio 2008/2009 - "Quel concorso deve vincerlo Sardelli", avrebbe detto Cosentino agli inquirenti che la interrogavano riferendo le parole pronunciate dal presidente Vendola in occasione della selezione alla quale il medico "raccomandato" non aveva partecipato perché in lizza per un altro posto da primario presso l'ospedale 'Di Venere' del capoluogo pugliese. Venuta meno la possibilità di assumere un incarico direttivo al Di Venere, Vendola - questa l'ipotesi accusatoria - si sarebbe quindi attivato per assicurare a Sardelli l'assunzione quinquennale al San Paolo. I fatti contestati si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2008 e aprile 2009.

Le accuse di Lea Cosentino - E' stato l'ex direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, a fare circa un anno fa ai pm varie dichiarazioni sulla gestione della sanità pugliese, accusando Vendola, e suoi assessori di aver interferito per favorire medici o dirigenti targati Pd o Sel. A proposito dell'episodio per il quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il governatore Vendola, così dichiarò ai pm 'Lady Asl': "Un'altra pressione riguarda la nomina di primario per l'unità operativa complessa di chirurgia toracica del presidio ospedaliero San Paolo. Nel 2008 era andato in pensione il professor Campagnano, molto bravo e infatti quel presidio andava molto bene. Bandimmo il concorso e Vendola mi chiese di procedere velocemente e sponsorizzò la nomina del dottor Sardelli del policlinico di Foggia, suo amico e secondo lui molto bravo: espletai il concorso ma il dottor Sardelli non presentò la domanda confidando di poter essere collocato presso il Di Venere in un istituenda unità complessa. Quando Sardelli appurò tramite Francesco Manna, già capo di gabinetto di Vendola, che l'istituzione dell'unità di chirurgia complessa del Di Venere non si sarebbe realizzata, Vendola mi chiese insistentemente di riaprire il concorso per consentire al dottor Sardelli di parteciparvi".
"Io - continua Cosentino - a fronte di tali richieste e nonostante fosse stata già composta la commissione che non si era ancora riunita, riaprii i termini del concorso, anche se non ero d'accordo, con la scusa di consentire il massimo accesso a tutte le professionalità. Era chiaramente una forzatura ma Vendola mi disse di farlo perché mi avrebbe tutelata". Alla fine, "vinse il dottor Sardelli", risultato il più titolato.

Vendola: "Finalmente dal giudice" - I primi commenti del governatore della Puglia arrivano via Twitter e su Facebook. Sul sito di microblogging Vendola scrive: "Finalmente dal giudice per spiegare la correttezza dei miei comportamenti". Concetto ribadito anche sul social network di Mark Zuckerberg: "Con la fissazione dell'udienza preliminare per la vicenda Sardelli, per cui sono indagato per concorso in abuso d'ufficio, posso solo dire che finalmente tiro un sospiro di sollievo essendomi così data possibilità di spiegare, dinanzi al giudice, la correttezza dei miei comportamenti."

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