La ventiduenne, che era stata ritrovata esanime in strada, aveva parlato di un rapporto consenziente. Ma alla psicologa ha raccontato di avere subito una violenza sessuale. Ora un ragazzo tunisino è indagato dalla procura
Sarà dimessa venerdì 13 dal policlinico Umberto I di Roma la turista australiana di 22 anni che sarebbe stata stuprata da un ragazzo tunisino vicino alla stazione Termini. Giovedì 12 i protagonisti della vicenda avevano parlato di un rapporto consenziente, tanto che gli stessi magistrati avevano deciso di non emettere capi d'accusa nei confronti del ragazzo nordafricano, confortati anche dalle immagini di una telecamera di vigilanza che ritraeva i due giovani mano nella mano. Quel video però sarebbe stato solo il prologo dell'abuso che di lì a poco si sarebbe consumato. Così il ragazzo tunisino è stato indagato per violenza sessuale.
La svolta è arrivata con il racconto di quella notte che la stessa 22enne australiana ha fatto a Pamela Bruni, la psicologa del Policlinico Umberto I. "La ragazza ha voluto nascondere l'abuso per la vergogna e la difficoltà di trovarsi in un paese straniero - ha detto la dottoressa -. Forse era consenziente inizialmente, ma non credo lo sia stata anche dopo. Hanno fatto un giro dei locali notturni ed è normale che possa scattare il desiderio di intimità, ma da lì ad arrivare in camera operatoria ce ne corre".
La svolta è arrivata con il racconto di quella notte che la stessa 22enne australiana ha fatto a Pamela Bruni, la psicologa del Policlinico Umberto I. "La ragazza ha voluto nascondere l'abuso per la vergogna e la difficoltà di trovarsi in un paese straniero - ha detto la dottoressa -. Forse era consenziente inizialmente, ma non credo lo sia stata anche dopo. Hanno fatto un giro dei locali notturni ed è normale che possa scattare il desiderio di intimità, ma da lì ad arrivare in camera operatoria ce ne corre".