Nel 2011 le vittime sul lavoro sono state 920, il numero più basso mai registrato. In calo anche gli infortuni: -6,6%. Napolitano: "Superare le carenze nella salvaguardia della salute dei lavoratori". Fornero: "Sulla prevenzione non siamo in ritardo"
Nel 2011 i morti sul lavoro sono stati 920, il numero più basso mai registrato, in ulteriore
calo del 5,4% rispetto ai 973 dell'anno precedente. Lo comunica l'Inail presentando il rapporto annuale. In calo anche il totale degli infortuni sul lavoro denunciati all'Istituto: 725 mila, in flessione del 6,6% rispetto ai 776 mila del 2010, (qui il rapporto integrale).
"Pur in presenza di una flessione del fenomeno negli ultimi anni - ha ricordato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato all'Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro - si conferma la necessità di superare le carenze e contraddizioni da tempo rilevate nelle azioni volte alla salvaguardia della salute dei lavoratori".
Morti bianche al minimo storico - Nel 2011, dunque, sono stati 51 mila in meno gli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail; mentre per il secondo anno consecutivo il numero dei casi mortali resta al di sotto dei mille. In queste cifre - sottolinea l'Inail - non rientrano gli infortuni relativi ai quasi 3 milioni (secondo i dati Istat) lavoratori 'in nero', tra i quali l'Istituto stima che nel 2010 (ultima proiezione disponibile) ne siano accaduti circa 164 mila, rientranti per lo più in un range di gravità medio-lieve (165 mila era stata la pressoché analoga stima per il 2009).
Fornero: "Sulla prevenzione in Italia non siamo in ritardo" - E sul tema è intervenuta anche il ministro Elsa Fornero: "Non siamo in ritardo nel nostro paese" sulle norme per la prevenzione degli incidenti sul lavoro, ha dichiarato. E ha aggiunto: "Un sistema di prevenzione complesso ed efficace, che dia risposte alle modifiche del mondo del
lavoro, richiede una normativa aggiornata che ha trovato risposta nel decreto 81 del 2008".
calo del 5,4% rispetto ai 973 dell'anno precedente. Lo comunica l'Inail presentando il rapporto annuale. In calo anche il totale degli infortuni sul lavoro denunciati all'Istituto: 725 mila, in flessione del 6,6% rispetto ai 776 mila del 2010, (qui il rapporto integrale).
"Pur in presenza di una flessione del fenomeno negli ultimi anni - ha ricordato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato all'Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro - si conferma la necessità di superare le carenze e contraddizioni da tempo rilevate nelle azioni volte alla salvaguardia della salute dei lavoratori".
Morti bianche al minimo storico - Nel 2011, dunque, sono stati 51 mila in meno gli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail; mentre per il secondo anno consecutivo il numero dei casi mortali resta al di sotto dei mille. In queste cifre - sottolinea l'Inail - non rientrano gli infortuni relativi ai quasi 3 milioni (secondo i dati Istat) lavoratori 'in nero', tra i quali l'Istituto stima che nel 2010 (ultima proiezione disponibile) ne siano accaduti circa 164 mila, rientranti per lo più in un range di gravità medio-lieve (165 mila era stata la pressoché analoga stima per il 2009).
Fornero: "Sulla prevenzione in Italia non siamo in ritardo" - E sul tema è intervenuta anche il ministro Elsa Fornero: "Non siamo in ritardo nel nostro paese" sulle norme per la prevenzione degli incidenti sul lavoro, ha dichiarato. E ha aggiunto: "Un sistema di prevenzione complesso ed efficace, che dia risposte alle modifiche del mondo del
lavoro, richiede una normativa aggiornata che ha trovato risposta nel decreto 81 del 2008".