Immigrati: sbarchi a Bari e Crotone. Due morti ad Ancona

Cronaca

Un peschereccio egiziano con 66 persone a bordo è stato intercettato nel Canale d’Otranto. In Calabria 29 pakistani, un indiano e un afgano trovati in città con gli abiti bagnati. Nelle Marche 2 clandestini hanno perso la vita e 3 sono entrati in coma

Due immigrati clandestini morti e tre in coma sul traghetto Superfast proveniente dalla Grecia e attraccato allo scalo di Ancona sabato 23 giugno.
Riprendono gli sbarchi verso l’Italia. Non più dalla Libia o dalla Tunisia, ma dall’Egitto e dalla Grecia. Tra la notte di venerdì 22 giugno e il pomeriggio di sabato 23, numerosi immigrati sono stati soccorsi dalle forze dell'ordine e dalle autorità e, in alcuni casi, non c'è stato purtroppo niente da fare.

Due morti ad Ancona  - Sono 18 i clandestini trovati in totale all'interno del traghetto Superfast attraccato nel pomeriggio nel porto di Ancona. Di questi, 2 sono stati rinvenuti privi di vita, uno è in fin di vita all'ospedale regionale di Torrette e 2 sono in coma. Sembrerebbe si tratti di cittadini pakistani. I clandestini, stando alle prime informazioni,
sono stati trovati nascosti sotto alcuni Tir e autobus all'interno del garage del traghetto. A causare il decesso dei due e a ridurre in coma gli altri tre, potrebbe essere stata l'elevata temperatura causata non solo dal clima ma anche dai motori della nave che, lavorando proprio nei pressi del garage, hanno sprigionato ulteriore calore.

Sbarchi a Bari e a Crotone  - Nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 giugno, 66 persone di origini egiziane e somale sono state scortate nel porto di Bari. Altri 31 extracomunitari, tra cui 29 pakistani, un indiano e un afgano, sono stati trovati dalle forze dell’ordine a Crotone con zaini pieni di vestiti bagnati, reduci da uno sbarco sul quale gli investigatori stanno indagando.
A Sant’Andrea sullo Jonio, in provincia di Catanzaro, una trentina di immigrati di diversa nazionalità sono sbarcati invece nella mattinata di sabato 23 giugno con un’imbarcazione intercettata in mare da una motovedetta della sezione operativa navale di Roccella Ionica.

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