Il 22 giugno la notte bianca dei centri antiviolenza

Cronaca

Oltre 60 associazioni sparse in tutta Italia hanno raccolto l’appello dell’associazione D.i.Re. Le loro sedi rimarranno aperte fino all'alba per ricordare il ruolo e l’esistenza di questi luoghi

I numeri fanno paura: solo nei primi cinque mesi del 2012, 63 donne sono state uccise dai loro uomini. Un fenomeno preoccupante, che molte volte si copre dietro silenzi e paure. Spesso, le uniche ancore di salvezza per queste persone sono i centri antiviolenza. Luoghi che pochi conoscono, ma che da 20 anni accolgono le vittime dei maltrattamenti maschili. Venerdì 22 giugno rimarranno aperti durante la notte, per l’evento “Nessun(a) dorma”, promosso dall’associazione Donne in rete contro la violenza, D.i.Re.

Durante il 2011, a livello nazionale, 13.137 donne hanno chiesto aiuto ai centri. “La notte bianca – ha spiegato Titti Carrano, presidente di D.i.Re. - nasce dalla volontà di ribadire un forte no alla violenza contro le donne e reagire allo spaventoso numero di omicidi commessi in famiglia”. Durante il 2011 le vittime sono state 120. Da qui viene l’esigenza di “promuovere i centri e difenderli dalla scarsa attenzione delle istituzioni e dai tagli economici che ne mettono a rischio l’esistenza”, ha detto la Carrano.

A Roma la notte bianca delle donne terrà insieme dibattito, impegno civile e cultura. Al Centro Maree di via Monte delle Capre 23, l’associazione Differenza Donna condividerà le esperienze di quattro strutture. Dalle 20 in poi ci saranno interventi delle responsabili e a seguire cinema all’aperto, con la proiezione di quattro film di Francesca Archibugi. All'iniziativa parteciperà anche il centro donna L.I.S.A. (via Rosina Anselmi 41), che per l'occasione ha organizzato un aperitivo a sottoscrizione libera, corredato da mostre, cortometraggi e musica. Alle 23:30 il gran finale con la proiezione del film "We want sex".

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