Il sisma alle 4:04. Lamosano, Pieve d'Alpago e Tambre, in provincia di Belluno, e Barcis, Cimolais, Claut ed Erto, in provincia di Pordenone, i comuni più vicini all'epicentro. La commissione Grandi Rischi: possibili nuove forti scosse nel ferrarese
Un terremoto di magnitudo 4.5 è stato registrato alle 4:04 di oggi 9 giugno nella zona delle Prealpi Venete. Lo ha riferito l' Ingv. Tra i Comuni più vicini all'epicentro, Lamosano, Pieve d'Alpago e Tambre, in provincia di Belluno, e Barcis, Cimolais, Claut ed Erto, in provincia di Pordenone.
Nei comuni vicini all'epicentro del sisma e anche a Pordenone e altre località della provincia, numerose persone sono scese in strada, impaurite, al momento della scossa. Sono però rientrate poco dopo, una volta constatata l'assenza di danni.
La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia fa sapere infatti che il sisma ha provocato allarme, ma nessun danno. Numerose chiamate da tutta la provincia di Pordenone sono giunte ai vigili del fuoco e all'ente locale, senza che tuttavia siano stati segnalati danni a persone o a cose.
La scossa nelle Prealpi venete, che secondo l'Ingv non ha alcun collegamento con il sisma che ha colpito l'Emilia, è stata preceduta e seguita da alcuni movimenti intorno al grado 2 nelle aree della pianura padana emiliana. Una scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata registrata poi alle 7.47 nel distretto sismico della Pianura padana emiliana, con epicentro nella zona di Finale Emilia (Modena) e ad una profondità di 8,5 chilometri.
Le nuove scosse arrivano dopo l’allarme lanciato ieri 8 giugno dalla Commissione grandi rischi per le zone già colpite dai terremoti del 20 e 29 maggio, in particolare nell'area tra Ferrara e Finale Emilia. "I terremoti non si possono prevedere, dobbiamo accelerare la messa in sicurezza del territorio" ha detto il capo della Protezione civile Gabrielli.
Dobbiamo occuparci molto più di prevenzione che non di ipotetiche previsioni dice anche Francesco Mele dell'Ingv ai microfoni di SkyTG24 (guarda il video in alto).
Rabbia tra i sindaci del territorio in seguito all'annuncio: "Sono molto arrabbiato, e sto anche pensando di presentare denuncia per procurato allarme" ha commentato il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli. "Noi - continua - qui stiamo tutti cercando di risollevarci e di tranquillizzarci e arriva questa notizia. Dov'erano queste persone prima del terremoto? E cosa dovremo dire alle aziende, quelle stesse che stanno tentando di recuperare? Ora c'è il rischio che si fugga da questo territorio. Voglio invitare qui chi ha parlato del nuovo rischio sismico e discutere. Ho intenzione di convocare anche gli altri sindaci della zona".
Nei comuni vicini all'epicentro del sisma e anche a Pordenone e altre località della provincia, numerose persone sono scese in strada, impaurite, al momento della scossa. Sono però rientrate poco dopo, una volta constatata l'assenza di danni.
La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia fa sapere infatti che il sisma ha provocato allarme, ma nessun danno. Numerose chiamate da tutta la provincia di Pordenone sono giunte ai vigili del fuoco e all'ente locale, senza che tuttavia siano stati segnalati danni a persone o a cose.
La scossa nelle Prealpi venete, che secondo l'Ingv non ha alcun collegamento con il sisma che ha colpito l'Emilia, è stata preceduta e seguita da alcuni movimenti intorno al grado 2 nelle aree della pianura padana emiliana. Una scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata registrata poi alle 7.47 nel distretto sismico della Pianura padana emiliana, con epicentro nella zona di Finale Emilia (Modena) e ad una profondità di 8,5 chilometri.
Le nuove scosse arrivano dopo l’allarme lanciato ieri 8 giugno dalla Commissione grandi rischi per le zone già colpite dai terremoti del 20 e 29 maggio, in particolare nell'area tra Ferrara e Finale Emilia. "I terremoti non si possono prevedere, dobbiamo accelerare la messa in sicurezza del territorio" ha detto il capo della Protezione civile Gabrielli.
Dobbiamo occuparci molto più di prevenzione che non di ipotetiche previsioni dice anche Francesco Mele dell'Ingv ai microfoni di SkyTG24 (guarda il video in alto).
Rabbia tra i sindaci del territorio in seguito all'annuncio: "Sono molto arrabbiato, e sto anche pensando di presentare denuncia per procurato allarme" ha commentato il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli. "Noi - continua - qui stiamo tutti cercando di risollevarci e di tranquillizzarci e arriva questa notizia. Dov'erano queste persone prima del terremoto? E cosa dovremo dire alle aziende, quelle stesse che stanno tentando di recuperare? Ora c'è il rischio che si fugga da questo territorio. Voglio invitare qui chi ha parlato del nuovo rischio sismico e discutere. Ho intenzione di convocare anche gli altri sindaci della zona".