Brindisi, la Procura ferma un uomo: "Ho fatto io la bomba"

Cronaca

Il sospetto si chiama Giovanni Vantaggiato, ha 68 anni, è di Copertino (Lecce).  Secondo le agenzia di stampa, avrebbe confessato di aver progettato e fatto esplodere da solo l'ordigno. Manganelli: "Complimenti a magistrati e forze dell'ordine"

E' stato fermato dalla polizia il presunto responsabile dell'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, avvenuto il 19 maggio scorso, nel quale è morta la studentessa Melissa Bassi ed altre ragazze sono rimaste ferite. A riferirlo diverse agenzie di stampa, secondo cui l'uomo si chiama Giovanni Vantaggiato, ha 68 anni, ed è di Copertino (Lecce).
Vantaggiato sarebbe attivo da almeno due decenni nel campo della vendita di gasolio per riscaldamento ed agricolo. Dopo un lunghissimo interrogatorio, durato almeno otto ore e tuttora in corso, da parte di magistrati ed investigatori, avrebbe confessato.
Le indagini sarebbero dunque giunte a una svolta. La persona sarebbe accusata di aver fabbricato e fatto esplodere l'ordigno da solo, senza altri complici.
Non ci sarebbe quindi alcun coinvolgimento della criminalità organizzata, ma si tratterebbe di una "vendetta privata".

Qui sotto, tutti gli aggiornamenti:

1.05 Il fermato avrebbe agito da solo - Da fonti della Questura di Lecce, si è appreso, che durante la confessione, Giovanni Vantaggiato avrebbe dichiarato di aver fatto tutto da solo, di aver costruito la bomba da solo perché per il suo lavoro si intende di gas, e di aver anche immaginato come avrebbe dovuto essere. Durante l'interrogatorio durato quasi 5 ore, l'imprenditore avrebbe alternato momenti di lucidità ad altri di smarrimento.

00.45 Il vicino di casa: "Un tipo molto schivo" -
“Non ama dialogare con i vicini, è molto schivo. Per il suo lavoro, tuttavia, è molto conosciuto. La sua è stata una delle prime aziende di carburante in zona”. Un vicino di casa descrive così l'uomo fermato dalla Procura in una testimonianza resa a una giornalista di Telenorba.

00.15 A breve attese dichiarazioni da parte degli inquirenti -
E' attesa a minuti la dichiarazione del procuratore capo Cataldo Motta. La conferenza stampa si terrà invece nella mattinata di giovedì 7 giugno.

00.14 - L'uomo avrebbe subito una truffa da 300mila euro -
La persona fermata è stata vittima di una truffa e avrebbe perso 300mila euro in una causa civile. L'unico condannato di questa truffa è stato recentemente oggetto di un attentato. E' quanto riferiscono diverse fonti locali.

00.10 "Ho fatto io la bomba" -
"Sì, quella bomba l'ho fatta io da solo. L'ho pensata e l'ho costruita". E' quanto avrebbe detto Giovanni Vantaggiato, l'uomo fermato per la strage di Brindisi, ancora sotto interrogatorio nella questura di Lecce. Il sessantottenne alternerebbe momenti di lucidità a periodi di confusione.

00.05 Nessuna notizia dalla Procura -
Al momento non vi sono notizie di un'imminente comunicazione ufficiale da parte della Procura.

00.00 Il sindaco di Mesagne: "Occorre prudenza" -
Bisogna essere prudenti ma pare che stavolta gli indizi siano invece molto pregnanti e indicativi": lo ha detto a SkyTG24 il sindaco di Mesagne Franco Scoditti, commentando il fermo di Giovanni Vantaggiato, presunto responsabile dell'attentato a Brindisi (video).
"Ho sempre avuto fiducia negli inquirenti, nelle forze dell'ordine e nei magistrati. Lasciamo che completino il loro lavoro". Riferendosi poi al possibile movente, Scoditti ha osservato che "ancora non si colgono le ragioni, i motivi di fondo del gesto". "Io - ha aggiunto - non prediligevo altre piste; questo attentato è sempre rimasto avvolto nel più cupo mistero, rendendo tutte le ipotesi plausibili. Occorreva lasciare che gli inquirenti verificassero tutti gli elementi. Noi non parteggiavamo né per un'ipotesi né per l'altra, chiedevamo solo giustizia per Melissa e per le altre ragazze coinvolte". "Ho avuto diversi contatti con le loro famiglie - ha proseguito il sindaco - anche, recentemente, in occasione della visita del ministro Riccardi".

23.48 - Manganelli: "Grande lavoro di magistratura, carabinieri e polizia" - "L'importante e definitiva svolta dell'indagine sull'attentato a Brindisi è il risultato del grande lavoro della magistratura e della splendida collaborazione e sinergia tra carabinieri e polizia". Lo ha detto il Capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli. Manganelli ha voluto fare i complimenti al procuratore Cataldo Motta "e a tutti i magistrati che si sono impegnati in questa indagine con passione e competenza e a dispetto di tutte le teorie emerse in questi giorni".

23.45 "La confessione sarebbe arrivata dopo cinque ore" -
Da quanto riferisce l'agenzia Agi, dopo aver negato per quasi cinque ore, l'uomo avrebbe confessato. Il condizionale è ancora soltanto d'obbligo, perché l'ufficialità della confessione, verrà data entro la mezzanotte dal procuratore capo e capo della Dda di Lecce, Cataldo Motta, che così come ha riferito il capo di Gabinetto, Massimo Gambino, domani terrà una conferenza stampa a Brindisi. Vantaggiato è sposato ed ha due figlie. A Copertino e' titolare di un avviato punto vendita di gasolio per riscaldamento ed agricolo.

23.35 -  "Avrebbe dimestichezza con le bombole" -
Secondo quanto riferito da alcuni cronisti di Telenorba, Vantaggiato avrebbe una certa dimestichezza con le bombole e avrebbe inoltre un problema al braccio destro. Un simile problema era stato riscontrato nell'uomo ritratto nel video che la Procura aveva ottenuto pochi giorni dopo l’esplosione.

23.32. Domani la conferenza stampa degli inquirenti -
La conferenza stampa dovrebbe tenersi nella mattinata di giovedì 7 giugno. Secondo quanto riferisce Telenorba, infatti, l'interrogatorio dell'uomo non si sarebbe ancora concluso.

23.28 - Sarebbe stato ripreso nei pressi della telecamera -
Secondo l'agenzia Ansa, l'uomo sarebbe stato ripreso dalle telecamere nei pressi della scuola.

23.14 Il fermato è sposato e ha due figli -
Secondo l'agenzia Agi, il fermato è sposato ed ha due figlie. A Lecce sono giunti il vice della polizia, Franco Grattieri, il capo dello Sco, Gilbero Caldarozzi ed il vice del Ros, generale Mario Parente. L'uomo avrebbe agito per colpire la giustizia, perché in passato aveva sostenuto un processo per una truffa subita, senza però riavere il denaro che aveva perso.

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