A SkyTG24 il padre e la madre di Nicola Cavicchi, uno degli operai morti a Sant'Agostino, raccontano come hanno scoperto della scomparsa del figlio: "Erano le sei e mezzo. Io ero alla finestra e pensavo 'adesso arriva, adesso arriva'. Invece era morto"
"Alle sei e mezzo doveva venire a casa, non lo abbiamo sentito arrivare e allora ci siamo un po' preoccupati. Suo fratello ha cominciato a telefonare, ma non rispondeva".
Inizia così il racconto dei genitori di Nicola Cavicchi, uno dei due operai morti nella fabbrica di ceramiche di Sant'Agostino (qui le immagini) per il forte sisma che nella prima mattinata del 20 maggio ha colpito l'Emilia, con epicentro nel modenese.
"L'altro mio figlio - prosegue la madre - ha detto mamma non risponde. Dopo, la sua ragazza ha detto: 'Andiamo là'. E' arrivato qua e ci ha dato la notizia. Erano le 6 e 35. E io ero alla finestra e pensavo adesso arriva adesso arriva. Invece era morto".
Inizia così il racconto dei genitori di Nicola Cavicchi, uno dei due operai morti nella fabbrica di ceramiche di Sant'Agostino (qui le immagini) per il forte sisma che nella prima mattinata del 20 maggio ha colpito l'Emilia, con epicentro nel modenese.
"L'altro mio figlio - prosegue la madre - ha detto mamma non risponde. Dopo, la sua ragazza ha detto: 'Andiamo là'. E' arrivato qua e ci ha dato la notizia. Erano le 6 e 35. E io ero alla finestra e pensavo adesso arriva adesso arriva. Invece era morto".