I terroristi del Fai rivendicano l'agguato a Roberto Adinolfi e minacciano nuove azioni. Il procuratore Caselli: "Nessuna indulgenza con questi fanatici"
"Anarchici". Questa la parola che campeggia a tutta pagina sui quotidiani in edicola sabato 12 maggio. Il riferimento è alla rivendicazione dell'agguato di Genova all'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
"L'abbiamo azzoppato". E' questa la frase che subito, al di là di un'analisi più approfondita, sul linguaggio e sulla semantica della rivendicazione per l'attentato dell'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, ha convinto dell'attendibilità della rivendicazione arrivata per posta con un lungo documento al Corriere della Sera a Milano. ( Qui il documento integrale )
Ci spareranno 7 volte - Così titola il Giornale , diretto da Alessandro Sallusti. Il documento degli anarchici, infatti, annuncia altri 7 attentati contro Finmeccanica, per ricordare i 7 anarchici arrestati in Grecia a gennaio insieme alla Ikodominou.
Perché Adinolfi - "E' stato tra i maggiori responsabili insieme a Scajola del rientro del nucleare in Italia" spiega il Messaggero.
Quei terroristi con i nomi di Disney - Il Corriere della Sera, nell'articolo a firma di Marco Imarisio, spiega chi è il gruppo Fai: dalle bombe alle caserme alla Bocconi.
Ecco " chi sono gli autori della rivendicazione dell’attentato al dirigente dell’Ansaldo Roberto Adinolfi.
Il nucleo Olga - La firma è nuova: Nucleo 'Olga' (dal nome di un'anarchica arrestata in Grecia) appartenente alla Federazione anarchica informale/Fronte rivoluzionario internazionale, e nuovo è il simbolo, mutuato da quella organizzazione insurrezionale greca che si chiama Cospirazione Cellule di fuoco, con l'aggiunta di una stella a cinque punte con inscritta la A di anarchia.
I pm: "Possono colpire in Trentino" - Massimo Martinelli, sul quotidiano romano il Messaggero spiega inoltre che una pista degli inquirenti porterebbe a una casa editrice in Trentino, molto vicina al movimento anarchico e ambientalista: la 'Rompere le righe edizioni', "che solo pochi mesi fa pubblicò un dossier dedicato a Finmeccanica che riletto adesso sembra il documento programmatico del nuovo antagonismo che ha cominciato a sparare".
Caselli: "Nessuna indulgenza con questi fanatici" - "Era chiaro da subito che l'attentato ad Adinolfi era terrorismo" dice in un'intervista a La Stampa Il procutatore capo di Torino Gian Carlo Caselli, magistrato che smantello le Br a partire dalle confessioni di Fabrizio Peci. "Sono minacce da non sottovalutare" aggiunge.