Milano, 14 anni all’omicida del tassista Luca Massari

Cronaca
Luca Massari, il tassista morto a Milano dopo essere stato aggredito per strada

I giudici della Corte d’assise hanno condannato Pietro Citterio per l’aggressione del 2010. Dieci mesi alla sorella Stefania, accusata di minaccia aggravata. Già condannato a 16 anni con rito abbreviato il terzo aggressore, Morris Ciavarella

I giudici della Prima Corte d'assise di Milano hanno condannato a 14 anni di reclusione Pietro Citterio imputato insieme alla sorella per l'omicidio del tassista milanese Luca Massari. La Corte ha invece condannato a 10 mesi Stefania Citterio. Per lei l'accusa è stata derubricata a minaccia aggravata. I giudici hanno riconosciuto per il solo Pietro l'accusa di omicidio stabilendo però l'attenuante del concorso anomalo.

Il pubblico ministero Tiziana Siciliano aveva chiesto la condanna a 23 anni di reclusione per Piero Citterio e 21 anni per Stefania Citterio.
Il 14 luglio 2011 era stato condannato con rito abbreviato a 16 anni Morris Ciavarella, uno dei tre aggressori di Massari, accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
secondo l'accusa Stefania Citterio aveva per primo aggredito verbalmente come "una furia" il tassista Luca Massari che era sceso dal suo taxi dopo aver investito involontariamente un cagnolino. Quindi sarebbe arrivato il fratello per colpirlo con alcuni calci e pugni. Fratello e sorella vennero poi trattenuti. Gli ultimi colpi a Luca Massari, morto dopo aver sbattuto la testa contro il marciapiede, stando alle indagini, sono stati sferrati da Morris Ciavarella, condannato in abbreviato a 16 anni.

Per Stefania Citterio i giudici hanno escluso il concorso in omicidio derubricato in minaccia aggravata. Per lei la condanna è a 10 mesi di reclusione. Per il fratello è invece stata riconosciuta l'accusa di concorso in omicidio anche se i giudici hanno applicato l'attenuante del concorso anomalo (avviene nel momento in cui si realizza un reato più grave di quello voluto). Pietro era accusato anche di incendio (di un'auto) e lesioni lievi ad un fotografo. La condanna per lui è a 14 anni.

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