Denuncia su Facebook: scotch sulla bocca dei rimpatriati

Cronaca
La foto pubblicata sul profilo facebook di Francesco Sperandeo

Un passeggero del volo Roma-Tunisi ha pubblicato sul web una foto di un tunisino che sarebbe stato rimpatriato con i polsi bloccati e il nastro adesivo sulla bocca. Fini: "Il governo riferisca". Manganelli chiede una relazione

Fascette di plastica a bloccare i polsi e nastro da pacchi intorno alla bocca. Sarebbe questo il trattamento riservato a due cittadini tunisini rimpatriati il 17 aprile dalle forze dell'ordine con il volo Alitalia Roma-Tunisi delle 9:20, secondo la denuncia del filmmaker Francesco Sperandeo.  Anche lui a bordo del  volo, sarebbe riuscito a scattare una fotografia di uno dei due tunisini e a pubblicarla su Facebook. La notizia è stata poi ripresa da Stranieriinitalia.it, il portale dell'immigrazione, che ha pubblicato la foto sul suo sito.

"Questa è la civiltà e la democrazia europea. Ma la cosa più grave è stata che tutto è accaduto nella totale indifferenza dei passeggeri", dice Sperandeo. Inutili le sue proteste con chi  accompagnava i due tunisini: "Mi hanno risposto in modo arrogante di tornare al mio posto perché si trattava di una normale operazione di Polizia".

"Siamo rimasti colpiti dalla foto dei due tunisini. Ci auguriamo che sia solo un caso isolato. Nella mia esperienza non ho mai visto cose di questo tipo": è il commento di Laura Boldrini, portavoce in Italia dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i profughi (Unhcr).
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Camera. "Il governo riferisca quanto prima" avrebbe detto Fini avrebbe rivolto al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, durante la Conferenza dei capigruppo, ricordando le richieste arrivate da alcuni deputati come Roberto Giachetti del Pd e Flavia Perina di Fli, che sono intervenuti sul caso, nell'aula della Camera.
E il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha chiesto una "dettagliata relazione" alla Polizia di Frontiera di Fiumicino sull'episodio. Nel caso in cui tale relazione non fosse ritenuta sufficiente, il capo della polizia, disporrà ulteriori accertamenti.

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