Morosini, polemiche sui soccorsi. Il vigile si autosospende

Cronaca

Mentre l'autopsia sul corpo del calciatore farebbe pensare a un difetto congenito, si continua a discutere della macchina della Polizia municipale che avrebbe ostacolato l'intervento dell'ambulanza. Previsto un processo interno. Giovedì i funerali

Riceverà martedì 17 aprile a Livorno l'omaggio della gente e dei suoi tifosi Piermario Morosini: il feretro del giovane calciatore sarà in campo insieme alla sua squadra per un ultimo "giro di campo". Poi la camera ardente. I funerali giovedì a Bergamo. L'autopsia avrebbe escluso l'infarto e l'aneurisma. L'ipotesi è quella di un difetto cardiaco genetico. Intanto però non si placano le polemiche sulla vicenda della macchina della Polizia municipale di Pescara che, parcheggiata in divieto di sosta, ha ostacolato, per alcuni minuti, l'accesso dell'ambulanza allo stadio, durante i soccorsi (LE FOTO).

Se, da un lato, l'agente che era alla guida del mezzo, "distrutto" per quanto accaduto, ammette ogni responsabilità e si autosospende dal servizio, dall'altro il sindaco Luigi Albore Mascia annuncia il pugno duro. Il Collegio disciplinare del Comune, infatti, ha attivato contro il vigile urbano un procedimento disciplinare amministrativo per la violazione dell'articolo che definisce le modalità di comportamento dei dipendenti dell'Ente. Sono previsti un contraddittorio, con processo interno, e una sanzione disciplinare, che va da una sospensione minima di 11 giorni fino ad un massimo di sei mesi. La decisione verrà presa il 7 maggio, quando la Commissione disciplinare si riunirà appositamente.

Il primo cittadino ci tiene anche a sottolineare che "se nel corso dell'attività giudiziaria dovessero emergere profili diversi, con un nesso tra il ritardo dell'ambulanza e il decesso dello sfortunato giocatore, l'agente rischierebbe addirittura il licenziamento". Mascia, però, visto il clamore di questi giorni, invita alla calma: "se i soccorsi sono stati tempestivi, come io ritengo siano stati - afferma -, nonostante la vicenda dell'ambulanza sia riprovevole, è sbagliato mettere in stretto contatto le responsabilità del vigile con la morte di Morosini". Condannando fermamente quello che definisce un "atto di superficialità imperdonabile, grave e censurabile", Mascia tenta di abbassare i toni della polemica ed afferma che l'agente in questione è "una persona giovane, con due figli piccoli, che indossa la divisa con dignità e che vive questa situazione in modo drammatico".

E' nella relazione consegnata oggi al sindaco dal comandante della Polizia municipale, Carlo Maggitti, che il vigile urbano ricostruisce quanto accaduto in quei minuti: "se l'agente non ha percepito immediatamente quello che stava succedendo - spiega, carte alla mano, il primo cittadino -, è perché stava lavorando all'interno del Gos (Gestione osservatorio sicurezza) per le attività relative alla partita". "L'area in cui la macchina era parcheggiata - afferma ancora il sindaco citando il contenuto della relazione - era occupata da molte altre auto di servizio. Tutta l'organizzazione del piazzale ha risentito della presenza di queste automobili. In ogni caso - ribadisce - le responsabilità sono evidenti ed è giusto che chi sbaglia paghi".

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