Bancarotta Lele Mora, invito a comparire per Emilio Fede

Cronaca
Emilio Fede e Lele Mora
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L'ex direttore del Tg4 è indagato nell'ambito dell'inchiesta per il fallimento della società dell'agente dei vip tutt'ora in carcere. Lo stesso giornalista avrebbe chiesto ai pm di Milano di essere interrogato dopo alcune notizie uscite sui giornali

I pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci hanno mandato un invito a comparire a Emilio Fede, nell'ambito dell'inchiesta in cui l'ex-direttore del Tg4 è indagato per concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Lm Management di Lele Mora, l'agente dei vip tutt'ora in carcere.

L'invito a comparire ha carattere di "urgenza" perché secondo quanto riportato da alcuni giornali il giornalista si sarebbe recato in Svizzera per depositare 2,5 milioni di euro, di cui farebbero parte i soldi distratti dalla società di Mora. La banca elvetica si sarebbe rifiutata di procedere con l'operazione perché priva di garanzie sulla provenienza del denaro. A proposito delle notizie in questione, Fede ha parlato di un'organizzazione per indebolire la sua immagine. Qualche giorno dopo Mediaset ha annunciato un cambio della guardia alla direzione del Tg4, che Fede conduceva da inizio anni Novanta.

Giovedì 29 marzo lo stesso Fede ha chiamato i pm di Milano per chiedere di essere interrogato, ma l'interrogatorio è stato poi rinviato a lunedì 2 aprile su richiesta degli stessi legali di Fede.

Nel crack della Lm Management, Mora - che ha patteggiato quattro anni e tre mesi di carcere e che avrebbe ricevuto in prestito dall'ex-premier Silvio Berlusconi circa 2,85 milioni di euro - è accusato di aver distratto circa 8,5 milioni con la sua società, dichiarata fallita nel giugno 2010, di aver portato soldi in Svizzera, di inquinamento probatorio e di aver continuato le attività malgrado il suo fallimento personale e quello di un'altra sua società, la "Diana".

Fede è imputato in un'altra inchiesta assieme a Mora e alla consigliera regionale del Pdl Nicole Minetti per favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, nel caso Ruby, la giovane marocchina al centro di un procedimento che vede imputato anche Silvio Berlusconi.

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