Lampedusa, soccorso un gommone: 5 vittime

Cronaca

I cadaveri sono stati trovati sull'imbarcazione. A bordo di trovavano 60 migranti, raggiunti dalla Guardia costiera a circa 80 miglia dall'isola. Altri due barconi soccorsi in mare

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Cinque morti, cinque bare allineate sul molo Favaloro, a Lampedusa, con i corpi dei migranti trovati su un gommone a 70 miglia dall'isola più a sud d'Europa, in acque libiche. Sulla barca alla deriva nel Canale di Sicilia, con il motore guasto, gli uomini della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto hanno trovato altre 52 persone stremate, una in fin di vita, subito soccorsa in elicottero e accompagnata all'ospedale.

Quando i 51 sono arrivati a Lampedusa sulle motovedette, i medici del pronto soccorso dell'isola hanno di nuovo allertato l'elisoccorso per trasferire a Palermo una donna incinta, che si trova in prognosi riservata al Civico, e quattro uomini disidratati e con serie ustioni da raggi solari.

Il gommone della morte, uno scafo verde di una decina di metri, quando è stato soccorso aveva gli anelli di poppa sgonfi e rischiava di affondare lungo quella rotta che lo scorso anno ha portato a Lampedusa circa 50 mila migranti, un migliaio dei quali ha trovato la morte per naufragio, come i 25 soffocati nella stiva dai gas di scarico di un barcone arrivato a Lampedusa l'1 agosto.

Oltre al gommone soccorso in acque libiche, oggi il rimorchiatore Asso 30 ha caricato a bordo 107 persone, tra cui donne e bambini, che erano su un gommone che stava affondando a circa 90 miglia da Lampedusa. Altri 114, su un gommone in panne a 60 miglia a sudest dell'isola, sono stati trasferiti su una motovedetta della Capitaneria di porto, dopo che Malta, avvertita dalle nostre autorità, non ha dato risposte. La Valletta, inoltre, non ha mostrato finora alcuna intenzione di ospitare i migranti soccorsi ieri sera nelle proprie acque da un peschereccio francese, che è stato invitato a dirigersi verso Lampedusa. E un altro barcone è stato segnalato nel Canale di Sicilia, ma un elicottero della Marina militare, che ha sorvolato la zona, non ha individuato alcuna presenza.

Ed è ancora oscura la vicenda di un peschereccio sequestrato ieri notte in acque tunisine, attaccato da 70 migranti di diverse nazionalità che con piccole barche sono andati all'arrembaggio, come ha raccontato via radio il comandante del peschereccio alle autorità di Tunisi. Intanto, a Lampedusa, dove il centro d'accoglienza è stato chiuso a causa di un incendio provocato lo scorso agosto dai migranti che vi erano ospitati, finora fa fronte agli arrivi utilizzando il residence "Le Villette" a Cala Creta e trasferire successivamente gli immigrati nei centri sparsi in Sicilia. Ma il ministero della Salute ha già concordato con la Regione siciliana e l'Istituto per la salute, le migrazioni e la povertà (Inmp), l'attivazione di una task force costituita da medici, infermieri e mediatori culturali da inviare a Lampedusa per fronteggiare eventuali emergenze.

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