Concordia, le voci dei passeggeri la notte del naufragio

Cronaca
Costa Concordia

"Hanno una falla, ma a noi non lo dicono". Alla vigilia dell'incidente probatorio, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro, emergono nuove comunicazioni della notte del 13 gennaio tra passeggeri, comandante e Capitaneria di Porto. ASCOLTA

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"Hanno una falla, la nave si sta inclinando" dice un uomo. "Si è inclinata, ma loro non lo dicono" risponde un'altra persona. E ancora: "Comandante, comandante qual è la situazione?". "Stiamo galleggiando" risponde Francesco Schettino mentre il transatlantico sta già imbarcando acqua. ( Ascolta l'audio )
Sono alcune delle conversazioni intercorse tra il personale a bordo della Costa Concordia e la Capitaneria di Porto di Livorno la notte del 13 gennaio scorso, quando la nave da crociera è naufragata davanti all'isola del Giglio con a bordo 4429 persone.
Si tratta di video e audio inediti sino ad ora e pubblicati sui Repubblica.it e Corriere.it . Documenti emersi dal faldone dell'inchiesta depositato in Procura di Grosseto dove sabato 3 marzo prenderà il via la maxi udienza dell'incidente probatorio per capire cosa è successo la notte del naufragio. Voci concitate, che chiedono aiuto. "Ho visto un aereo passare sopra di noi e poi allontanarsi" dice una dipendente al telefono con la Capitaneria di Porto. La preoccupazione è che non riesca a vederli e quindi non li possa trarre in salvo. " Ok, dobbiamo continuare a cercare la bambina " dice un soccorritore in un'altra conversazione. 



Cosa è successo la notte del 13 gennaio? -
In quanto tempo il comandante Francesco Schettino seppe che la Costa Concordia era ormai 'perduta'? Questo è quanto chiederà la procura di Grosseto il 3 marzo ai periti dell'incidente probatorio sulla 'scatola nera' della nave. Stabilire in quanto tempo Francesco Schettino realizzò che la Concordia era andata fuori controllo e che non rispondeva più ai comandi, sarà decisivo per stabilire la scansione degli eventi anche rispetto ad altre 'colpe' di cui la procura accusa il comandante. E cioè se, e quando, Schettino dette l'allarme generale e, poi, l'ordine di abbandono per i passeggeri e per l'equipaggio. "Dobbiamo stabilire quali sono state le modalità del disastro, prima e dopo l'urto - si spiega dalla procura di Grosseto - Ricostruire i tempi è un passo fondamentale per sapere cosa è successo davvero".

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