Faceskin, il “motore di ricerche” firmato Claudio Cecchetto
Cronaca
Il produttore discografico lancia la sua ultima creatura: un sito che permette di registrare le pagine internet, salvarle in web-list e condividerle. “È un’idea che non esiste al mondo, mi è venuta nel 2000”, dice a Sky.it
di Valeria Valeriano
Di intuizioni che hanno funzionato, nella vita, ne ha avute parecchie. Basta citare Radio Deejay. O chiedere conferma a Fiorello, Jovanotti, Gerry Scotti, Fabio Volo, ai Finley o agli 883. Ora, a trent’anni dalla nascita della sua prima emittente radiofonica, Claudio Cecchetto lancia un’altra sfida. La nuova scommessa si chiama Faceskin e, assicura lui, “è un’idea che non esiste al mondo”. Alle esperienze come disc jockey, talent scout, produttore discografico, conduttore tv (tra le altre cose ha presentato tre Festival di Sanremo e sei Festivalbar), cantante (chi non conosce il Gioca jouer?), Cecchetto ne aggiunge così un’altra: imprenditore su internet.
Faceskin è, come si legge nella descrizione sul sito web, un “motore di ricerche”. Per capirne di più ci siamo iscritti. La registrazione è gratuita. Gli utenti hanno a disposizione un profilo da personalizzare, anche con foto e frase che li rappresenta, e da riempire con le web-list (che possono essere condivise su Facebook e Twitter). Queste liste non sono altro che elenchi, suddivisi per argomento, delle proprie pagine preferite: link messi da parte nel tempo o scelti dopo una ricerca che si possono salvare, organizzare e mettere a disposizione degli altri iscritti. Faceskin è anche un registratore di internet: dà la possibilità di archiviare in sequenza le pagine che si stanno consultando durante la navigazione, di “riprodurle” (cioè di sfogliarle come un libro) e, volendo, di renderle pubbliche. La condivisione della propria esperienza online è alla base del sito. Facendo una ricerca su un determinato tema, infatti, vengono fuori i link selezionati e consigliati da altre persone. “In questo modo le ricerche – spiega ancora la descrizione – si basano sull’algoritmo più intelligente del mondo: l’uomo”. Alle ricerche si può accedere in modi diversi: digitando parole chiave, guardando le web-list più popolari in home page, sbirciando nelle attività recenti degli iscritti.
“L’idea – racconta Claudio Cecchetto a Sky.it – mi è venuta nel 2000, quando mi sono accorto che in giro non c’era nulla di simile. Il problema che avevo notato è che i contenuti web sparivano. Così ho pensato a un registratore di internet. Col tempo il progetto iniziale si è ampliato. Ho pensato a qualcosa che non solo archiviasse le pagine, ma permettesse anche di condividerle e metterle a disposizione degli altri utenti”. È questo il senso delle web-list di Faceskin. “Oggi – continua Cecchetto – se fai una ricerca online sprechi il tuo tempo e il tuo know-how, perché quando l’hai finita tutto va perso. Faceskin, invece, ti permette di salvare queste ricerche, organizzarle e condividerle con chiunque ne sia interessato”. “Ricerca, organizza, condividi” è proprio il motto di questa “social search community”. “Un’idea Roc”, scherza Cecchetto pronunciando la sigla come se fosse “rock”. “Ma Faceskin – sottolinea il produttore – non serve solo a fare le ricerche. Ha tutte le caratteristiche del social. Si può richiedere l’amicizia ad altre persone e inviare messaggi privati”. Cosa distingue la sua creatura dalle altre presenti sul web? “Mentre negli altri social si può esprimere se stessi attraverso foto o parole, qui lo si fa attraverso i propri interessi. Così è più facile trovare chi ha passioni simili alle nostre”.
Faceskin è partito il primo febbraio. Il cuore del sito è composto da quattro persone che coordinano i rapporti con le società esterne. Dopo poche settimane gli iscritti sono quasi 10mila. “Il primo giorno abbiamo avuto così tanti contatti che i server sono saltati – dice il fondatore –. E pensare che ancora non c’è stato un vero e proprio lancio, è successo tutto grazie al passaparola su Twitter. Non speravo andasse così bene”. Anche alcuni amici famosi del produttore, come Jovanotti, Francesco Facchinetti e Max Pezzali, hanno creato la “compilation” dei loro siti preferiti.
“Scrivere tutti insieme la storia della rete” è l’obiettivo dichiarato di Faceskin. In questa direzione va anche la creazione di “The memoring times”, un sito che raccoglie le prime pagine dei quotidiani online di tutto il mondo dal 2009 in poi. “Le home page sono quelle che spariscono senza lasciare traccia, per questo tre anni fa abbiamo deciso di cominciare a salvarle con il registratore di internet”, spiega Cecchetto. Che, per la sua ultima invenzione, non teme nemmeno le ire di Mark Zuckerberg. Qualche tempo fa circolava la notizia che il fondatore del social network più usato avesse registrato il marchio “Face” e che nessuno, quindi, avrebbe più potuto inserirlo nel nome di un sito. “Non credo sia vero – taglia corto il talent scout –, come si fa a proibire di usare la parola ‘faccia’? Affronteremo il problema se e quando si presenterà”. Per ora le priorità di Faceskin sono altre. “Siamo ancora in fase beta – racconta Claudio Cecchetto – e stiamo migliorando il progetto anche in base alle segnalazioni che ci arrivano dagli iscritti. È un momento cruciale di test. Ci sono ancora funzioni nascoste che verranno svelate col tempo. Tra un paio di mesi lanceremo pure l’applicazione per i cellulari”. La fase beta finirà tra aprile e maggio. “Questo è il programma – dice il fondatore di Faceskin –, ma dipende da come andranno le cose e da come si evolverà il sito. L’importante è non fare la fine di Myspace: non bisogna mai avere la presunzione di aver finito di lavorare, il mondo di internet va velocissimo e noi dobbiamo stargli dietro e aggiornarci di continuo”.
Di intuizioni che hanno funzionato, nella vita, ne ha avute parecchie. Basta citare Radio Deejay. O chiedere conferma a Fiorello, Jovanotti, Gerry Scotti, Fabio Volo, ai Finley o agli 883. Ora, a trent’anni dalla nascita della sua prima emittente radiofonica, Claudio Cecchetto lancia un’altra sfida. La nuova scommessa si chiama Faceskin e, assicura lui, “è un’idea che non esiste al mondo”. Alle esperienze come disc jockey, talent scout, produttore discografico, conduttore tv (tra le altre cose ha presentato tre Festival di Sanremo e sei Festivalbar), cantante (chi non conosce il Gioca jouer?), Cecchetto ne aggiunge così un’altra: imprenditore su internet.
Faceskin è, come si legge nella descrizione sul sito web, un “motore di ricerche”. Per capirne di più ci siamo iscritti. La registrazione è gratuita. Gli utenti hanno a disposizione un profilo da personalizzare, anche con foto e frase che li rappresenta, e da riempire con le web-list (che possono essere condivise su Facebook e Twitter). Queste liste non sono altro che elenchi, suddivisi per argomento, delle proprie pagine preferite: link messi da parte nel tempo o scelti dopo una ricerca che si possono salvare, organizzare e mettere a disposizione degli altri iscritti. Faceskin è anche un registratore di internet: dà la possibilità di archiviare in sequenza le pagine che si stanno consultando durante la navigazione, di “riprodurle” (cioè di sfogliarle come un libro) e, volendo, di renderle pubbliche. La condivisione della propria esperienza online è alla base del sito. Facendo una ricerca su un determinato tema, infatti, vengono fuori i link selezionati e consigliati da altre persone. “In questo modo le ricerche – spiega ancora la descrizione – si basano sull’algoritmo più intelligente del mondo: l’uomo”. Alle ricerche si può accedere in modi diversi: digitando parole chiave, guardando le web-list più popolari in home page, sbirciando nelle attività recenti degli iscritti.
“L’idea – racconta Claudio Cecchetto a Sky.it – mi è venuta nel 2000, quando mi sono accorto che in giro non c’era nulla di simile. Il problema che avevo notato è che i contenuti web sparivano. Così ho pensato a un registratore di internet. Col tempo il progetto iniziale si è ampliato. Ho pensato a qualcosa che non solo archiviasse le pagine, ma permettesse anche di condividerle e metterle a disposizione degli altri utenti”. È questo il senso delle web-list di Faceskin. “Oggi – continua Cecchetto – se fai una ricerca online sprechi il tuo tempo e il tuo know-how, perché quando l’hai finita tutto va perso. Faceskin, invece, ti permette di salvare queste ricerche, organizzarle e condividerle con chiunque ne sia interessato”. “Ricerca, organizza, condividi” è proprio il motto di questa “social search community”. “Un’idea Roc”, scherza Cecchetto pronunciando la sigla come se fosse “rock”. “Ma Faceskin – sottolinea il produttore – non serve solo a fare le ricerche. Ha tutte le caratteristiche del social. Si può richiedere l’amicizia ad altre persone e inviare messaggi privati”. Cosa distingue la sua creatura dalle altre presenti sul web? “Mentre negli altri social si può esprimere se stessi attraverso foto o parole, qui lo si fa attraverso i propri interessi. Così è più facile trovare chi ha passioni simili alle nostre”.
Faceskin è partito il primo febbraio. Il cuore del sito è composto da quattro persone che coordinano i rapporti con le società esterne. Dopo poche settimane gli iscritti sono quasi 10mila. “Il primo giorno abbiamo avuto così tanti contatti che i server sono saltati – dice il fondatore –. E pensare che ancora non c’è stato un vero e proprio lancio, è successo tutto grazie al passaparola su Twitter. Non speravo andasse così bene”. Anche alcuni amici famosi del produttore, come Jovanotti, Francesco Facchinetti e Max Pezzali, hanno creato la “compilation” dei loro siti preferiti.
“Scrivere tutti insieme la storia della rete” è l’obiettivo dichiarato di Faceskin. In questa direzione va anche la creazione di “The memoring times”, un sito che raccoglie le prime pagine dei quotidiani online di tutto il mondo dal 2009 in poi. “Le home page sono quelle che spariscono senza lasciare traccia, per questo tre anni fa abbiamo deciso di cominciare a salvarle con il registratore di internet”, spiega Cecchetto. Che, per la sua ultima invenzione, non teme nemmeno le ire di Mark Zuckerberg. Qualche tempo fa circolava la notizia che il fondatore del social network più usato avesse registrato il marchio “Face” e che nessuno, quindi, avrebbe più potuto inserirlo nel nome di un sito. “Non credo sia vero – taglia corto il talent scout –, come si fa a proibire di usare la parola ‘faccia’? Affronteremo il problema se e quando si presenterà”. Per ora le priorità di Faceskin sono altre. “Siamo ancora in fase beta – racconta Claudio Cecchetto – e stiamo migliorando il progetto anche in base alle segnalazioni che ci arrivano dagli iscritti. È un momento cruciale di test. Ci sono ancora funzioni nascoste che verranno svelate col tempo. Tra un paio di mesi lanceremo pure l’applicazione per i cellulari”. La fase beta finirà tra aprile e maggio. “Questo è il programma – dice il fondatore di Faceskin –, ma dipende da come andranno le cose e da come si evolverà il sito. L’importante è non fare la fine di Myspace: non bisogna mai avere la presunzione di aver finito di lavorare, il mondo di internet va velocissimo e noi dobbiamo stargli dietro e aggiornarci di continuo”.