Dopo le foto shock dei malati curati a terra e "parcheggiati" nei corridoi, le telecamere del canale all news sono entrate nella struttura al centro dello scandalo. Per documentare una situazione di ordinaria emergenza. Mentre la procura indaga. IL VIDEO
Malati curati su materassi in terra e massaggi cardiaci sul pavimento, con stanze sovraffollate di pazienti in barella. Sono alcune delle foto shock scattate all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma, diffuse nei giorni scorsi e che ora sono alla base dell’inchiesta aperta dalla procura della capitale.
Le telecamere di SkyTG24 sono entrate nel nosocomio romano, a pochi giorni dallo scandalo. La situazione, anche se non è al collasso come nelle foto al centro dell’inchiesta, resta sicuramente di grande emergenza.
Nel video in alto si vedono ancora i pazienti ricoverati in corridoio e i medici della struttura parlano senza mezzi termini della carenza di personale e delle difficoltà che sono ormai all’ordine del giorno.
Il direttore generale del San Camillo, Aldo Morrone, il quale venerdì 17 febbraio ha smentito la notizia di una sua sospensione, a SkyTG24 spiega il motivo dell’emergenza continua: “Se io sto in una lista d’attesa e non riesco a ad arrivare perché passano mesi, se sto male dove vado? Al pronto soccorso”.
Un medico rianimatore dell’ospedale invece ammette: “Più va avanti la situazione e più noi diventiamo un ospedale di emergenza, ma l’emergenza non siamo più in grado di garantirla a causa dei tagli che ci sono stati. Nel mio campo soltanto di rianimatori per essere a pieno regime ci vorrebbero almeno tra le 20 e 30 persone in più”.
Intanto saranno tutte oggetto di accurate ispezioni le strutture di pronto soccorso degli ospedali della Capitale. La procura di Roma, che ha aperto una inchiesta dopo aver preso atto di carenze e disfunzioni emerse da una informativa dei carabinieri del Nas con riferimento ai reparti di primo ricovero del San Camillo e di Tor Vergata, ha deciso di approfondire la vicenda. A piazzale Clodio, nel giro di pochi giorni, potrebbero essere convocati i responsabili delle strutture finite nel mirino degli investigatori per una serie
di criticità.
I sindacati del settore avvertono però che la situazione del Pronto Soccorso dell'ospedale San Camillo di Roma "non è un caso isolato”. “I dati del Ministero della Salute lo dimostrano" - affermano la Fp-Cgil e Fp-Cgil Meidci in una nota - “mostrando la fragilità del sistema".
Un’inchiesta del Corriere della Sera conferma che, dal Policlinico Umberto I al San Filippo Neri , dal Policlinico Tor Vergata al San Camillo, ogni giorno a Roma ci sono centinaia di malati, soprattutto anziani, su barelle, sedie e poltrone che nei pronto soccorso aspettano un ricovero. “Che spesso diventa un incubo”, sostiene il quotidiano.
Le telecamere di SkyTG24 sono entrate nel nosocomio romano, a pochi giorni dallo scandalo. La situazione, anche se non è al collasso come nelle foto al centro dell’inchiesta, resta sicuramente di grande emergenza.
Nel video in alto si vedono ancora i pazienti ricoverati in corridoio e i medici della struttura parlano senza mezzi termini della carenza di personale e delle difficoltà che sono ormai all’ordine del giorno.
Il direttore generale del San Camillo, Aldo Morrone, il quale venerdì 17 febbraio ha smentito la notizia di una sua sospensione, a SkyTG24 spiega il motivo dell’emergenza continua: “Se io sto in una lista d’attesa e non riesco a ad arrivare perché passano mesi, se sto male dove vado? Al pronto soccorso”.
Un medico rianimatore dell’ospedale invece ammette: “Più va avanti la situazione e più noi diventiamo un ospedale di emergenza, ma l’emergenza non siamo più in grado di garantirla a causa dei tagli che ci sono stati. Nel mio campo soltanto di rianimatori per essere a pieno regime ci vorrebbero almeno tra le 20 e 30 persone in più”.
Intanto saranno tutte oggetto di accurate ispezioni le strutture di pronto soccorso degli ospedali della Capitale. La procura di Roma, che ha aperto una inchiesta dopo aver preso atto di carenze e disfunzioni emerse da una informativa dei carabinieri del Nas con riferimento ai reparti di primo ricovero del San Camillo e di Tor Vergata, ha deciso di approfondire la vicenda. A piazzale Clodio, nel giro di pochi giorni, potrebbero essere convocati i responsabili delle strutture finite nel mirino degli investigatori per una serie
di criticità.
I sindacati del settore avvertono però che la situazione del Pronto Soccorso dell'ospedale San Camillo di Roma "non è un caso isolato”. “I dati del Ministero della Salute lo dimostrano" - affermano la Fp-Cgil e Fp-Cgil Meidci in una nota - “mostrando la fragilità del sistema".
Un’inchiesta del Corriere della Sera conferma che, dal Policlinico Umberto I al San Filippo Neri , dal Policlinico Tor Vergata al San Camillo, ogni giorno a Roma ci sono centinaia di malati, soprattutto anziani, su barelle, sedie e poltrone che nei pronto soccorso aspettano un ricovero. “Che spesso diventa un incubo”, sostiene il quotidiano.