La morte in cella di La Penna: a processo i tre medici

Cronaca
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Sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo i tre dottori del reparto sanitario di Regina Coeli. Secondo l’accusa non si sarebbero accorti del grave stato di salute di Simone, il 32enne che soffriva di anoressia deceduto in carcere nel 2009

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Tre medici del reparto sanitario del carcere di Regina Coeli sono stati rinviati a giudizio dal gup Nicola Di Grazia per la morte di Simone La Penna, il 32enne trovato morto nella sua cella il 26 novembre del 2009. Omicidio colposo è il reato contestato dal pm Eugenio Albamonte al dirigente del reparto Andrea Franceschini e ai medici Giuseppe Tizzano e Andrea Silvano, che dovranno comparire come imputati davanti al tribunale monocratico il prossimo 11 luglio.

Secondo l'accusa, i tre non si sarebbero accorti del progressivo deperimento di La Penna: piuttosto che vigilare sulle sue condizioni di salute, lo avrebbero lasciato morire senza prestargli le dovute attenzioni nonostante fosse evidente la gravità della sua situazione soprattutto a livello psichiatrico. “Simone soffriva di anoressia, una malattia che era esplosa in carcere. Aveva bisogno di cure, gli somministravano solo psicofarmaci” aveva denunciato la sorella intervistata da Sky.it. E ancora: “Simone non è stato picchiato, come Stefano Cucchi, ma i soprusi non sono solo fisici”.

Rinchiuso il 27 gennaio del 2009 nel carcere 'Mammagialla' di Viterbo per scontare una condanna definitiva a due anni e cinque mesi per detenzione di sostanze stupefacenti, La Penna, che all'epoca pesava 79 kg per un metro e 73 cm di altezza, cominciò a manifestare subito le prime complicazioni. Dimagrito di quasi 20 kg venne immediatamente ricoverato presso l'infermeria del carcere e poi all'ospedale Belcolle di Viterbo. Trasferito a Regina Coeli l'8 giugno, il giovane venne portato, per alcuni giorni, al Sandro Pertini a fine luglio. Nel frattempo, il tribunale di sorveglianza aveva respinto una richiesta di arresti domiciliari ritenendo il regime detentivo compatibile con lo stato di salute dell'uomo.

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