Inferno A24: automobili e pullman bloccati a Carsoli

Cronaca
Incredibile quantità di neve caduta in Abruzzo
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La neve ha bloccato centinaia di persone. Qualcuno è rimasto addirittura fermo tutta la notte in galleria e ancora non si sa come e quando si potrà tornare a casa. IL RACCONTO

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C'è chi ha dormito sui banchi e sulle cattedre di una scuola di montagna e chi si è appisolato su una sedia, all'interno del Municipio di Carsoli, comune aquilano a 600 metri di altezza. Non hanno potuto godere degli stessi 'confort', invece, quelli che sono stati costretti a passare la notte in una galleria autostradale.
Sono centinaia le persone che, in viaggio su numerosi pullman, sono rimaste bloccate, insieme a moltissimi automobilisti, a causa delle intense nevicate e di una slavina, che ieri pomeriggio hanno costretto le autorita' a chiudere al traffico le autostrade A24 e A25. Si è trasformata in un incubo la nottata tra venerdì e sabato, per centinaia di pendolari, studenti e semplici viaggiatori, la maggior parte dei quali partiti da Roma per raggiungere diverse località dell'Abruzzo e in particolare Pescara. E continua ad esserlo quando molti non sannpo ancora dove passare la notte di sabato, con temperature ancora in calo e autostrada chiusa.
Quando, infatti, sembrava che le operazioni di pulizia dell'autostrada si fossero concluse, con i tanti autobus pronti a partire, una nuova slavina ha fermato l'incolonnamento dei mezzi. Sono centinaia le persone bloccate a Carsoli. Non ci sono conferme ufficiali circa il numero di pullman fermi, ma i passeggeri parlano di una "quindicina di autobus, tra cui alcuni bipiano, e molte automobili". In oltre 24 ore, si sono susseguite informazioni contraddittorie circa la possibilità di ripartire. Stando a quanto riferito dai viaggiatori, ci sarebbero anche problemi con i telefoni cellulari, forse a causa di un sovraccarico della rete. Da ieri e per tutta la nottata il comune aquilano si è trasformato, infatti, in un vero e' proprio centro di accoglienza. "Carsoli e' stato letteralmente invaso da oltre 600 persone che si trovavano in autostrada", evidenzia il sindaco, Mario Mazzetti, sollecitando la Società dei Parchi, che gestisce le autostrade A24 e A25, ad attivarsi per aprire almeno il senso di marcia verso Roma. Per liberare il manto stradale dalla tanta neve stamani sono intervenuti i militari dell'Esercito.
I passeggeri - che si preparano ad affrontare la seconda notte fuori casa - lamentano l'assenza di comunicazione e la mancata assistenza da parte degli organi preposti. "Non ci sono informazioni ufficiali, già abbiamo dormito sulle sedie o per terra, senza coperte, e non sappiamo se questo disagio si ripetera' - afferma uno dei viaggiatori -. Capisco che l'ondata di maltempo è  stata eccezionale, ma c'è qualcosa di molto strano nella macchina dei soccorsi. Mi chiedo se e' possibile, dopo tante ore, non sapere quando si tornerà a casa".
E' andata meglio, invece, al presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, che, di ritorno da Roma in automobile, è rimasto bloccato ed ha passato la notte a Carsoli, riuscendo, però, a rientrare nel tardo pomeriggio. Nottata infernale anche per alcune centinaia di persone che, invece, sono state costrette a passare la notte in una galleria autostradale nei pressi di Tagliacozzo (L'Aquila). Quando, infatti, attorno alle 17, l'autostrada A24 Roma-l'Aquila-Teramo e' stata chiusa a causa di un distacco di neve all'uscita di una galleria al chilometro 64, decine di mezzi sono rimasti bloccati nel tunnel. "C'erano almeno cinque autobus e moltissime automobili - afferma uno studente pescarese a bordo di un pullman -. Siamo rimasti bloccati alle 17 e siamo usciti solo questa mattina verso le 7. Siamo stati completamente abbandonati. La Protezione civile e' arrivata solo alle 3 di notte, con una bottiglietta d'acqua e una merendina. Nella galleria c'erano anche tante donne e bambini e il problema principale e' stato la mancanza di cibo e di bagni". Dopo un'odissea durata ben 25 ore, il mezzo su cui viaggiava il giovane, fortunatamente, nel pomeriggio e' riuscito a tornare a Pescara, percorrendo un tragitto alternativo. "Per tutto il giorno non c'e' stata assistenza - ribadisce lo studente -: non abbiamo visto carabinieri o polizia e l'operato della Protezione civile e' stato a dir poco penoso". I passeggeri - sui mezzi c'erano anche degli avvocati - non escludono, tra l'altro, azioni legali.

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