Massa Carrara, esplode metanodotto. Quattro feriti gravi

Cronaca
L'esplosione del metanodotto a Tresana, Massa Carrara

Incidente durante alcuni lavori sul gasdotto che collega Parma a La Spezia. La deflagrazione ha provocato fiamme alte fino a 200 metri e un cratere largo 20 e profondo 7 metri

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Una scintilla e un'esplosione improvvisa, devastante, che ha aperto un cratere largo fino a 25 metri e profondo quasi 10. In terra restano gli operai che stavano lavorando alla conduttura di un metanodotto mentre intorno fiamme alte fino a 100 metri distruggevano tutto. Questa la scena che si è presentata poco dopo ai primi soccorritori, "come se qui ci fosse caduto un aereo, arrivati poco dopo le 14 a Barbaresco, nel comune di Tresana (Massa Carrara).

Alla fine si conteranno 10 feriti, 4 dei quali gravi: due donne (Maria Santini, 67 anni, e Monica Amadei, 43, trasferite a Genova), e due operai: Francesco Panfino, 48 anni, Giorgio Dimotrov (22), portati rispettivamente nei centri grandi ustionati di Pisa e Roma. Le due donne abitavano a Barbaresco.

Un terzo lavoratore, di 43 anni, è ricoverato all'ospedale di Pontremoli dove sono in osservazione altri due feriti mentre tre sono già stati dimessi. Ma la tragedia poteva avere conseguenze ben più gravi se le tre abitazioni completamente distrutte, o quelle danneggiate, non fossero in gran parte state vuote. Una coppia di anziani si è salvata per miracolo: Luciano Ringazzi e la moglie Zara Pierini stamani erano andati a Carrara per una visita medica. Hanno deciso di festeggiare le buone notizie avute dal medico andando a ristorante. Quando sono tornati a Barbaresco della loro casa hanno trovato solo alcune mura ancora fumanti. L'esplosione del metanodotto, avvenuta poco prima, l'aveva completamente distrutta. Increduli, Luciano e Zara, sono subito stati assistiti dal sindaco Oriano Valente e dagli altri abitanti della piccola frazione.

Sul posto erano già arrivati i vigili del fuoco e mezzi del 118, mentre si attivava la Protezione civile della Regione e quella della Provincia. Difficile per loro lavorare fino a quando i tecnici della Snam non hanno chiuso il metanodotto. Gli operai di due diverse ditte stavano lavorando in subappalto per la Snam alla manutenzione del metanodotto Parma-La Spezia, che serve anche alcuni comuni della Lunigiana: per un gioco del destino tra questi non c'è Tresana. Secondo la ricostruzione dei tecnici della Asl, con un escavatore è stato tranciato per errore uno dei condotti e la fuoriuscita del gas è stata immediata. Una scintilla ha poi causato l'esplosione.

La Protezione civile, sia quella regionale sia quella della Provincia di Grosseto, subito attivate hanno aperto l'unità di crisi dove è arrivato anche il questore di Massa Carrara Girolamo Lanzellotto. Ed è qui che è stata decisa la chiusura delle scuole in 6 comuni della Lunigiana per la giornata di domani: Aulla, Fivizzano, Licciana Nardi, Podenzana, Tresana, e Pontremoli. In cinque di questi non arriverè il gas per le prossime 48 ore e la Protezione civile si sta organizzando per aiutare soprattutto le persone più anziane, viste le rigide temperature della notte.

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