Naufragio Giglio, 11 morti. Schettino va ai domiciliari

Cronaca
La Costa Concordia

Altri 5 corpi sono stati trovati nella parte sommersa della Costa Concordia. Si tratta di 4 uomini e una donna. Intanto le telefonate con la Capitaneria lo inchioderebbero. La prefettura di Grossetto diffonde i nomi dei 28 dispersi. VIDEO E FOTO

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LA CONFERENZA STAMPA
: Costa Crociere: "Un errore umano"

LA TELEFONATA - "Schettino, salga a bordo": l'audio della telefonata

E' salito a undici il numero dei morti accertati del naufragio della Costa Concordia, la nave da crociera che si è incagliata venerdì 13 gennaio davanti all'Isola del Giglio . Intanto il comandante della nave Francesco Schettino, su cui pesano le accuse di omicidio colposo plurimo e abbandono della nave , andrà ai domiciliari. Lo ha deciso il gip di Grosseto che non ha convalidato il fermo. Il comandante sarà trasferito a Meta di Sorrento, dove risiede. A dare notizia del provvedimento è stato il legale di Schettino, Bruno Leporatti. "Non si può mandare in carcere una persona solo per l'opinione pubblica", ha detto l'avvocato. La decisione ha però sorpreso il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, il quale ha commentato: "E' da capire perché il gip ha applicato la misura cautelare. Sono curioso di leggere le motivazioni e domani mattina ne prenderemo atto", quando sarà depositata l'ordinanza.

Ritrovati altri 5 cadaveri  - I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno trovato nella giornata di martedì 17 gennaio altri cinque cadaveri a poppa, nella parte sommersa della nave. Filippo Marini, portavoce della Guardia Costiera, ha riferito che le vittime sono quattro uomini e una donna, apparentemente tra i 50 e i 60 anni. Indossavano i giubbotti di salvataggio e sono stati ritrovati in uno dei punti d'incontro della nave. I palombari della Guardia di Finanza hanno fatto brillare mini-cariche esplosive all’interno del relitto per facilitare le ricerche.

I nomi dei dispersi - In serata la prefettura di Grossetto ha diffuso sul proprio sito l'elenco delle 28 persone da rintracciare. Tali dati, si specifica, "tuttora in corso di aggiornamento, potrebbero risultare utili ai fini della ricerca dei cittadini italiani e stranieri".
C'è però ancora incertezza sul numero esatto dei dispersi, perché come ha spiegato il capo della Protezione civile Gabrielli "la lista effettiva dei passeggeri è rimasta sulla nave".
Il presidente e ad di Costa Corciere Pier Luigi Foschi però ha smentito questa versione: "La lista è sul computer naturalmente - ha detto - ma stiamo lavorando in una situazione di emergenza, i sopravvissuti sono stati soccorsi da strutture diverse, non nascondiamo niente a nessuno" .

Ascolta le parole di Gabrielli



L'interrogatorio del capitano
- Nell'interrogatorio di martedì 17 gennaio, Schettino avrebbe confermato che era al comando della nave al momento dell'impatto e, secondo quanto riferisce il legale, avrebbe riferito di non aver abbandonato la la nave. Per il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio , in ogni caso, "la sua descrizione dei fatti non ha modificato l'impianto accusatorio". Il comandante è stato sottoposto a esami tossicologici.

La telefonata con la Capitaneria: "Torni a bordo!" - Da due telefonate tra Schettino e la Capitaneria di Porto di Livorno, rese note dal sito del Corriere fiorentino , risulta che il comandante avrebbe lasciato la nave mentre le operazioni di soccorso erano ancora in atto . "Schettino, lei si è salvato dal mare ma io ... le faccio passare l'anima dei guai. Torni a bordo!!", dice al telefono il capitano Gregorio De Falco della Capitaneria di Livorno. Un invito ripetuto più volte e con tono perentorio. "Si capiva dal tono che Schettino mentiva", ha raccontato poi De Falco in un'intervista al Tirreno, a proposito delle sue comunicazioni con il comandante della Costa Concordia.

La moglie di Schettino: "Non calpestate la dignità umana" - Dopo giorni di silenzio fa sentire la sua voce anche la moglie del comandante al centro della bufera, Fabiola Russo: "Ancora sconvolti per l'accaduto -afferma - in queste ore drammatiche, siamo innanzitutto profondamente vicini ai congiunti delle vittime. Restiamo in attesa dell'accertamento della verità, che avverrà nei tempi necessari e nelle sedi opportune, e perciò invitiamo intanto accoratamente i media  al rispetto massimo delle persone coinvolte in questa immane tragedia, evitando che la caccia alla notizia sensazionale calpesti la dignità umana".

Si lavora per scongiurare il rischio ambientale - Per quanto riguarda il rischio di disastro ambientale, è stata completata in giornata la posa delle barriere anti-inquinamento intorno alla Concordia, anche se il capo della "flotta" del Ministero dell'Ambiente dice che il rischio di perdita di carburante è "prossimo alla zero". Intanto sull'isola è arrivato il "pontone", la nave attrezzata a togliere il carburante dal relitto della Costa Concordia. Ci potrebbero volere dalle due alle cinque settimane per travasare tutto il carburante, ma il ministro Clini, in vista di un possibile peggioramento delle condizioni meteo, ha chiesto di fare il più presto possibile.

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