Naufragio al Giglio, i dubbi dal web: com'è potuto accadere?
CronacaSu Facebook e Twitter si rincorrono i messaggi di solidarietà alle vittime della tragedia. La pagina di Costa Crociere diventa il luogo in cui i croceristi condividono ricordi, discussioni sulla sicurezza e dibattiti "parto o non parto più"
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FOTO: Le prime foto della nave naufragata - La notizia fa il giro del mondo - I naufraghi della Costa Concordia - Le testimonianze sul web - Lo squarcio di 70 metri
VIDEO: I soccorsi visti dall'alto- Il racconto dei testimoni
APPROFONDIMENTI: Costa concordia: un "gigante del mare" di 115 tonnellate - Dalla Moby Prince alla "strage di Natale": i precedenti - La rotta della nave: mappa
(In fondo all'articolo tutti i video sul naufragio)
di Nicola Bruno
Solidarietà. Tristezza. Appelli per avere notizie sui familiari presenti a bordo. Ricordi di viaggi sulla Concordia e altre navi Costa. E tanta incredulità: come è possibile che nel 2012 una nave affondi come ai tempi del Titanic? E' piena notte quando sulla pagina ufficiale Facebook di Costa Crociere viene pubblicato il primo comunicato sulla tragedia della nave incagliata all'isola del Giglio. Ma le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere. Un fiume di commenti (più di 1,500 se si sommano a quelli del post successivo) in cui persone dall'Italia e dall'estero hanno condiviso in tempo reale emozioni, dubbi e preoccupazioni. Lo stesso è poi accaduto anche su Twitter, dove #Giglio e #Concordia sono diventati i “trending topic" della giornata.
TANTA SOLIDARIETA' - Proprio la solidarietà nei confronti delle potenziali vittime è stato il sentimento prevalente. A fronte di pochissimi messaggi di indignazione, la maggior parte dei commenti pubblicati nella notte esprimono vicinanza ai turisti e al personale di bordo. "E' come se fosse successo a un pezzettino di casa mia. Mi spiace davvero. Una preghiera per le vittime e un incoraggiamento a tutto lo staff Costa", scrive Simona sulla pagina Facebook di Costa Crociere. "Sarà stato orrendo! Ho fatto quella crociera il 19 novembre! Ragazzi siamo tutti con voi" replica Fabiana. In molti, poi, esprimono fiducia incondizionata nei confronti della compagnia: "Solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti, a tutto il personale di bordo nave che sicuramente avrà operato per poter contenere i numeri di questa tragedia. Per ultimo, vicinanza e solidarietà al Comandante della nave ed alla Compagnia".
PERSONE A BORDO - Nelle prime ore sono molti anche gli utenti che hanno fornito e richiesto notizie di prima mano sui familiari e i lavoratori presenti a bordo. "Meno male che non ci sono state tante vittime. Ho parlato con mia madre e sta molto bene, grazie a Dio", scrive un utente in inglese. "Ho dei clienti a bordo vi preghiamo di comunicarci a chi dobbiamo rivolgerci dateci assistenza grazie", dice un altro. Un italiano invece rassicura sui propri familiari: "Ringrazio i dirigenti di Costa Crociere nella persona del Direttore Commerciale e dei promotori di Roma che mi hanno dato una immediata assistenza durante il tremendo urto della Concordia. Ester, la figlia e Maria Antonietta adesso stanno bene nella Chiesa del Giglio che li ospita ma piangono assieme a noi quanti non possono tornare a casa". Anche su Twitter non mancano le testimonianze di questo tipo: "Ricevuto un messaggio da mia madre che mi diceva la nave stava affondando", scrive un utente da Chicago.
DIBATTITI SULLA SICUREZZA - Inevitabili poi i dibattiti sulle responsabilità dell'accaduto. Domenico Albanese, che si definisce un ex marittimo, scrive: "Di fronte a queste notizie resto sconcertato. Come si fa oggi con i mezzi tecnologici a disposizione di una nave moderna e per giunta un gioiello come la Costa Concordia possano accadere ancora simili incidenti?". Altri raccontano di altri momenti pericolosi a bordo di una nave Costa: "L'anno scorso uscendo dal porto di Venezia con Costa Fortuna la nave si inclina paurosamente per una manovra sbagliata... Si inclinava da un lato all'altro e poi è ritornata in equilibrio. C'è stato panico generale: l'acqua delle piscine completamente fuori dalle vasche facendo scivolare i passeggeri che correvano spaventati. Ci hanno rassicurato ke fosse tutto normale ma nessuno di noi ci ha creduto. Molti saliti a Venezia dicevano di voler scendere subito dopo a Bari. Immagino cosa hanno provato questi passeggeri dove l'accaduto e' peggiore del mio". Ad ogni modo, se alcuni puntano il dito contro le procedure di sicurezza ("Il personale era impreparato. Molti passeggeri hanno passato la notte in chiese senza coperta, in crociera non c'erano luci di emergenza o di segnalazione. Ma come è possibile? "), altri ex croceristi ci tengono a puntualizzare la competenza del personale Costa: "Io su questa nave ci sono stata (…) la Costa Crociere quando sali ti spiega tutto come fare, per le evacuazione sono molto preparati. Mi dispiace moltissimo per l'accaduto, bravo il capitano ha evitato il peggio avvicinandosi al porto".
PARTO, NON PARTO PIU' - In tutto ciò, tra gli ex croceristi (e le persone che hanno in programma di partire nelle prossime settimane) si apre anche il dibattito se continuare a viaggiare o meno sulle navi della compagnia. Se qualcuno scrive "Mai più Costa" oppure "Stavo giusto pensando di fare una crociera prossimamente, direi che ho cambiato idea", molti altri non si fanno fermare da questa tragedia: "Io partirò lo stesso il 23 gennaio prossimo! Sarà la mia 5a crociera e sinceramente ho trovato sempre personale preparato e ben organizzato", "Oggi è un giorno triste per noi che "amiamo" Costa Crociere. Purtroppo il destino ha voluto ciò che è accaduto, ma nulla farà tramontare la nostra voglia di farsi una crociera!", "Una grande perdita in tutti i sensi, sia per i familiari delle vittime sia per la flotta della costa. Ma da crocierista dico che questo non mi impedirà di partire ancora. Quella rotta è stata fatta milioni di volte quindi devo pensare che sia stato un incidente esattamente come tanti altri".
CRISIS MANAGEMENT - Insomma, come sottolinea la docente ed esperta di turismo online Roberta Milano, "Nella tragedia, innegabile, la pagina FB è stato il luogo dove le persone affezionate a questo brand si sono riunite, dove hanno scritto le loro emozioni, il loro sgomento. In qualche modo è stata la "casa" dove stringersi nel comune cordoglio. E hanno spontaneamente difeso Costa Crociere, una difesa e un attaccamento basato su esperienze dirette, su un prodotto/servizio testato in precedenza e che è alla base dell'attaccamento alla marca".
FOTO: Le prime foto della nave naufragata - La notizia fa il giro del mondo - I naufraghi della Costa Concordia - Le testimonianze sul web - Lo squarcio di 70 metri
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APPROFONDIMENTI: Costa concordia: un "gigante del mare" di 115 tonnellate - Dalla Moby Prince alla "strage di Natale": i precedenti - La rotta della nave: mappa
(In fondo all'articolo tutti i video sul naufragio)
di Nicola Bruno
Solidarietà. Tristezza. Appelli per avere notizie sui familiari presenti a bordo. Ricordi di viaggi sulla Concordia e altre navi Costa. E tanta incredulità: come è possibile che nel 2012 una nave affondi come ai tempi del Titanic? E' piena notte quando sulla pagina ufficiale Facebook di Costa Crociere viene pubblicato il primo comunicato sulla tragedia della nave incagliata all'isola del Giglio. Ma le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere. Un fiume di commenti (più di 1,500 se si sommano a quelli del post successivo) in cui persone dall'Italia e dall'estero hanno condiviso in tempo reale emozioni, dubbi e preoccupazioni. Lo stesso è poi accaduto anche su Twitter, dove #Giglio e #Concordia sono diventati i “trending topic" della giornata.
TANTA SOLIDARIETA' - Proprio la solidarietà nei confronti delle potenziali vittime è stato il sentimento prevalente. A fronte di pochissimi messaggi di indignazione, la maggior parte dei commenti pubblicati nella notte esprimono vicinanza ai turisti e al personale di bordo. "E' come se fosse successo a un pezzettino di casa mia. Mi spiace davvero. Una preghiera per le vittime e un incoraggiamento a tutto lo staff Costa", scrive Simona sulla pagina Facebook di Costa Crociere. "Sarà stato orrendo! Ho fatto quella crociera il 19 novembre! Ragazzi siamo tutti con voi" replica Fabiana. In molti, poi, esprimono fiducia incondizionata nei confronti della compagnia: "Solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti, a tutto il personale di bordo nave che sicuramente avrà operato per poter contenere i numeri di questa tragedia. Per ultimo, vicinanza e solidarietà al Comandante della nave ed alla Compagnia".
PERSONE A BORDO - Nelle prime ore sono molti anche gli utenti che hanno fornito e richiesto notizie di prima mano sui familiari e i lavoratori presenti a bordo. "Meno male che non ci sono state tante vittime. Ho parlato con mia madre e sta molto bene, grazie a Dio", scrive un utente in inglese. "Ho dei clienti a bordo vi preghiamo di comunicarci a chi dobbiamo rivolgerci dateci assistenza grazie", dice un altro. Un italiano invece rassicura sui propri familiari: "Ringrazio i dirigenti di Costa Crociere nella persona del Direttore Commerciale e dei promotori di Roma che mi hanno dato una immediata assistenza durante il tremendo urto della Concordia. Ester, la figlia e Maria Antonietta adesso stanno bene nella Chiesa del Giglio che li ospita ma piangono assieme a noi quanti non possono tornare a casa". Anche su Twitter non mancano le testimonianze di questo tipo: "Ricevuto un messaggio da mia madre che mi diceva la nave stava affondando", scrive un utente da Chicago.
Got a text from my mother saying the cruise ship she was on was sinking. Then I found this. telegraph.co.uk/news/worldnews… Crazy. She's fine. — Christian Arca (@ChrisA9) Gennaio 14, 2012
Anche i parenti del personale di bordo usano le pagine di Facebook per condividere le loro preoccupazioni: "Nessuno può capire l'angoscia provata questa mattina, avendo un figlio marittimo su una delle navi Costa e vi posso garantire che loro al primo posto mettono la sicurezza dei passeggeri", dice Mariagrazia. E così anche Pilar Araoz Saldana: "Ho mio marito che lavora su Costa Pacifica e penso di poter capire prima di tutto i famigliari delle vittime le mie più sentite condoglianze". Qualche utente, poi, usa il profilo Twitter di Costa Crociere per chiedere informazioni su amici e familiari a bordo. E l'account replica sempre con prontezza. @tretico @luke85 è disponibile il nostro numero diretto 848.50.50.50 per dare le informazioni che sono a nostra disposizione. — Costa Crociere (@costacrociere) Gennaio 14, 2012
RICORDI DI VACANZE SULLA CONCORDIA - Col passare delle ore, la pagina Facebook di Costa Crociere si è trasformata anche nel luogo in cui ex croceristi si sono riversati a comunicare le loro emozioni. Soprattutto quelli che erano stati proprio sulla Concordia: "Su questa meravigliosa nave ho concepito mio figlio e ho passato una settimana da sogno! Sono con voi con il cuore", scrive Ivana. "Addio Costa Concordia. Lì ho fatto la mia prima crociera con partenza da Civitavecchia (giro nel mediterraneo orientale fino ad Alessandria). È stata una bellissima crociera. Tutti i ricordi rimarranno lì, sotto al mare" dice Francesco. E così pure Laura ("Non possiamo credere che la Costa Concordia non esiste più. Anch'io splendida vacanza a bordo, indimenticabile!") e Adriano ("Ci ho fatto due crociere su Concordia e insieme a Costa Europa è già la seconda nave che ho visitato che se ne va. Ho fatto crociere anche su Serena, Magica, Romantica e Deliziosa"). Su YouTube, poi, c'è anche chi condivide filmati delle vacanze fatte di recente sulla Concordia, come questo video girato a Dicembre 2011. DIBATTITI SULLA SICUREZZA - Inevitabili poi i dibattiti sulle responsabilità dell'accaduto. Domenico Albanese, che si definisce un ex marittimo, scrive: "Di fronte a queste notizie resto sconcertato. Come si fa oggi con i mezzi tecnologici a disposizione di una nave moderna e per giunta un gioiello come la Costa Concordia possano accadere ancora simili incidenti?". Altri raccontano di altri momenti pericolosi a bordo di una nave Costa: "L'anno scorso uscendo dal porto di Venezia con Costa Fortuna la nave si inclina paurosamente per una manovra sbagliata... Si inclinava da un lato all'altro e poi è ritornata in equilibrio. C'è stato panico generale: l'acqua delle piscine completamente fuori dalle vasche facendo scivolare i passeggeri che correvano spaventati. Ci hanno rassicurato ke fosse tutto normale ma nessuno di noi ci ha creduto. Molti saliti a Venezia dicevano di voler scendere subito dopo a Bari. Immagino cosa hanno provato questi passeggeri dove l'accaduto e' peggiore del mio". Ad ogni modo, se alcuni puntano il dito contro le procedure di sicurezza ("Il personale era impreparato. Molti passeggeri hanno passato la notte in chiese senza coperta, in crociera non c'erano luci di emergenza o di segnalazione. Ma come è possibile? "), altri ex croceristi ci tengono a puntualizzare la competenza del personale Costa: "Io su questa nave ci sono stata (…) la Costa Crociere quando sali ti spiega tutto come fare, per le evacuazione sono molto preparati. Mi dispiace moltissimo per l'accaduto, bravo il capitano ha evitato il peggio avvicinandosi al porto".
PARTO, NON PARTO PIU' - In tutto ciò, tra gli ex croceristi (e le persone che hanno in programma di partire nelle prossime settimane) si apre anche il dibattito se continuare a viaggiare o meno sulle navi della compagnia. Se qualcuno scrive "Mai più Costa" oppure "Stavo giusto pensando di fare una crociera prossimamente, direi che ho cambiato idea", molti altri non si fanno fermare da questa tragedia: "Io partirò lo stesso il 23 gennaio prossimo! Sarà la mia 5a crociera e sinceramente ho trovato sempre personale preparato e ben organizzato", "Oggi è un giorno triste per noi che "amiamo" Costa Crociere. Purtroppo il destino ha voluto ciò che è accaduto, ma nulla farà tramontare la nostra voglia di farsi una crociera!", "Una grande perdita in tutti i sensi, sia per i familiari delle vittime sia per la flotta della costa. Ma da crocierista dico che questo non mi impedirà di partire ancora. Quella rotta è stata fatta milioni di volte quindi devo pensare che sia stato un incidente esattamente come tanti altri".
CRISIS MANAGEMENT - Insomma, come sottolinea la docente ed esperta di turismo online Roberta Milano, "Nella tragedia, innegabile, la pagina FB è stato il luogo dove le persone affezionate a questo brand si sono riunite, dove hanno scritto le loro emozioni, il loro sgomento. In qualche modo è stata la "casa" dove stringersi nel comune cordoglio. E hanno spontaneamente difeso Costa Crociere, una difesa e un attaccamento basato su esperienze dirette, su un prodotto/servizio testato in precedenza e che è alla base dell'attaccamento alla marca".