Procura e Corte dei Conti indagano sul restauro del Colosseo

Cronaca

L’indagine è partita da un esposto della Uil e proverà a fare luce sull’accordo firmato da Diego Della Valle con l'allora commissario straordinario Roberto Cecchi, oggi sottosegretario ai Beni Culturali. L’ira di Alemanno: "Una follia, sono indignato"

La Procura di Roma e la Corte dei Conti indagano sull'accordo firmato da Diego della Valle per il restauro del Colosseo con l'allora commissario straordinario Roberto Cecchi, oggi sottosegretario ai beni culturali. L'indagine è partita da un esposto della Uil che definisce l'accordo con la Tod's una dismissione del Colosseo. Indignato il sindaco di Roma Alemanno per una operazione che, dice, rischia di far saltare la sponsorizzazione per il restauro di uno dei monumenti più importanti del mondo. “Lasciateci restaurare il Colosseo. Volete farlo cadere a pezzi?”, si è lamentato il sindaco. 

Indagine scattata su segnalazione della Uil
- La Uil ricorda che aveva chiesto di fare luce "sulle eventuali responsabilità penali ed erariali relativamente alla convenzione 'segreta' concernente il cosiddetto restauro del Colosseo" e sottolinea che "a tutt'oggi ancora non risulta pubblicato nessun documento da parte della gestione Commissariale e del Mibac".
Nel denunciare l'accordo del 21 gennaio 2010 la Uil chiedeva anche di accertare "l'attività posta in essere dal Commissario Delegato ed in parte dalla stessa Soprintendenza", sollevando interrogativi, aggiunge il sindacato, "ripresi dall'Antitrust sulla legittimità”. Secondo il sindacato l'accordo con la Tod's "rappresenta una dismissione del Colosseo e su questo non c'è mai stato un qualsiasi parere del Comitato tecnico scientifico dei beni archeologici".

Al lavoro anche Tar e Antitrust
- La Procura di Roma, precisa la segreteria nazionale della Uil, "ha aperto un fascicolo (n.51108) ed il Procuratore Capo ha affidato l'incarico di seguire l'esposto denuncia al Magistrato Maria Letizia Golfieri. Analogo fascicolo è stato aperto dalla Procura della Corte dei Conti". Sulla vicenda, su segnalazione del Codacons e anche della Uil, stanno lavorando anche gli uffici del Tar e dell'Antitrust. Proprio nei giorni scorsi, l'associazione dei consumatori aveva reso note le osservazioni inviate dall'Authority al ministero. Tutto secondo le regole, aveva replicato Cecchi, che avrà 60 giorni per rispondere alle osservazioni Antitrust.

Alemanno: "Una follia, sono indignato" - "Questa vicenda, che riguarda il ministero per i Beni e le attività culturali, mi sembra una follia". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'indagine. "Sono indignato - ha aggiunto Alemanno - da un'operazione continua e vergognosa per fare saltare la sponsorizzazione per la sistemazione del monumento più importante del mondo".
"Per la prima volta viene fatta una evidenza pubblica. Lasciateci restaurare il Colosseo. Cosa volete fare? Volete farlo cadere a pezzi? A furia di Tar, Antitrust, Procure, Corte dei conti? Vogliamo far sì che il consorzio privato si riprenda i 25 mln di euro e ci saluti?".

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