Dalla chiesa al tribunale, una vita al San Raffaele

Cronaca
Don Verzè insieme con Mario Cal (Credits: Fotogramma)
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La laurea alla Cattolica, il sacerdozio a Milano, fino alla fondazione di uno degli ospedali più grandi d’Italia. E poi le amicizie coi politici, i problemi giudiziari, le tre condanne: ecco il ritratto di Don Verzè

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Un prete discusso, spesso in contrasto anche con i vertici della Chiesa tanto da essere sospeso 'a divinis', amico di molti potenti ma per 53 anni saldo al timone del San Raffaele che lui stesso aveva voluto e fondato prima di autosospendersi dalla carica di presidente a seguito dell'inchiesta giudiziaria avviata sull'istituto dalla procura di Milano per la bancarotta da 1,5 miliardi e che lo aveva portato a paragonarsi a "Cristo in croce".

Laurea in Lettere e Filosofia alla Cattolica - Don Luigi Verzè nasce a Illasi, in provincia di Verona il 14 marzo del 1920. Laureatosi nel 1947 alla 'Cattolica' di Milano in lettere e filosofia, l'anno successivo viene ordinato sacerdote. Successivamente diventa assistente di don Giovanni Calabria, (fondatore della congregazione dei 'Poveri servi della divina provvidenza' proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1999), e su suo mandato e dell'allora cardinale di Milano Ildefonso Schuster dà vita a diverse scuole di avviamento professionale per ragazzi nel capoluogo lombardo.
Nel 1950 apre, sempre in collaborazione con Don Calabria, un centro di assistenza all'infanzia abbandonata.

Nel 1958 la fondazione del San Raffaele - Il 5 agosto del 1958 fonda la 'Associazione Centro di assistenza ospedaliera S.Romanello', poi diventata 'Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor', che gestisce l'omonimo ospedale e ne rimane presidente fino al 2011.
Nel 1964 dalla Curia di Milano arriva per Don Verzè la "proibizione di esercitare il Sacro ministero" e nel 1973 viene sospeso dalla stessa Curia presieduta dal Cardinale Giovanni Colombo, "a divinis".

L'Università e i rapporti con i politici - Il 15 aprile 1971 viene riconosciuta la personalità giuridica della fondazione "senza fini di lucro" 'Monte Tabor' che diventerà la holding proprietaria dell'ospedale San Raffaele che avvierà cosi' la sua espansione e si allargherà anche con la proprietà di spa quali Laboraf (laboratori di diagnosi) e Molmed (ricerca in medicina molecolare).
Nel 1996 all'ospedale si affianca anche l'Università Vita-Salute San Raffaele di cui Don Verzè diviene rettore e che avrà fra i docenti personaggi quali il filosofo Massimo Cacciari. Negli anni Don Verzè intrattiene rapporti anche con molte personalità di spicco ed esponenti politici, da Bettino Craxi (per il quale chiese la possibilità del ritorno in Italia per curarsi durante il periodo della fuga In Tunisia e l'invio di una equipe medica a Tunisi), fino a Silvio Berlusconi per il quale non ha mai nascosto il legame d'amicizia. Ultima 'relazione pericolosa' secondo alune indiscrezioni investigative, quella con l'ex funzionario del Sismi Pio Pompa.

I problemi con la giustizia - Nel frattempo il sacerdote viene spesso a trovarsi alle prese con problemi giudiziari: nel 1976 viene condannato ad un anno e 4 mesi per tentata corruzione in relazione alla convenzione con la facoltà di Medicina della 'Statale' di Milano ed un contributo da parte della Regione.
Nel 1988 altre due condanne per abusi edilizi legati a lavori nell'ospedale, la prima a 5 mesi con la condizionale la seconda a 10 mesi.
La gestione operativa passa quindi a Mario Cal, imprenditore veneto che affianca Don Verzè da anni e che diventerà vice presidente della Fondazione, suicida nel luglio scorso quando prende corpo l'ultima inchiesta sul San Raffaele ancora in corso.

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